Ritengo che il ventennale dei gravissimi fatti di Genova 2001 cada in un momento estremamente critico per i destini non solo dell’Italia ma del mondo intero: vorrei tracciare un quadro molto schematico per cercare di contribuire modestamente a un bilancio di prospettiva di lungo termine e a un rilancio dei movimenti sui temi complessivi, sui quali si giocano i destini della società, e forse della specie umana.

Sarò estremamente conciso, richiamando appunto in termini schematici coincidenze di svolte epocali dell’umanità spesso dimenticate, differenze e specificità, lasciando ad ognuno di tirare le fila e trarre le proprie conclusioni.

Un popolo che perde la memoria non ha un guida per il futuro!

Fu in luglio di questi tempi – il 16 luglio del 1945 – che la prima esplosione nucleare, il Trinity Test nel deserto di Alamogordo, inaugurò il nucleocene, l’era infausta delle armi nucleari che da allora ha gravato e grava funestamente sul destino dell’umanità: oggi da un paio d’anni si è aperta una nuova fase funesta per l’umanità con la resistibile irruzione di quella che è stata chiamata “la prima pandemia dell’Antropocene“, i cui sviluppi sono totalmente imprevedibili. Collegare queste due svolte epocali è a mio parere necessario perché la settorializzazione dei problemi – a cui i movimenti attuali sembrano conformarsi – è la strategia dei potenti gruppi di potere, che appunto appare oggi vincente.

Allora quale occasione migliore per collegare le due svolte epocali ricordando almeno una coincidenza positiva, che questo anno del Ventennale di Genova è anche l’anno nel quale, il 22 gennaio scorso, è entrato in vigore nel diritto internazionale il divieto delle armi nucleari (Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari).

Se volessimo ulteriormente articolare le coincidenze delle ricorrenze, potremmo ricordare (senza ambizioni di completezza) che nel 1951, proprio il 16 luglio, nacque Franco Serantini, che a 21 anni fu barbaramente ucciso dalla polizia: le violenze di Genova sono avvenute esattamente 50 anni dopo. Ma proprio in questi mesi è anche esploso lo scandalo dei disumani pestaggi dell’aprile 2020 nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, e gli agenti polizia rimangono tutt’ora coperti per l’assenza di un codice identificativo, l’intera classe politica è complice!

E sempre per le ricorrenze e per attivare la memoria, il 10 luglio di quest’anno è caduto il 45-esimo anniversario dell’incidente di Seveso, 10 luglio 1976: ma nel medesimo anno anche del quasi rimosso tragico incidente all’Enichem di Manfredonia, 26 settembre 19761. Dopo 45 anni è più che mai urgente chiudere le fabbriche di morte!

Sempre andando per collegamenti simbolici, in questo 2011 il prossimo 11 settembre cadrà anche il ventennale dell’attacco alle Twin Towers, che inaugurò la fase, ancora in pieno corso, delle guerre al “cosiddetto” terrorismo, in realtà prettamente neocoloniali: venti anni fa si chiuse la leggenda del mondo nuovo dopo la caduta del Muro di Berlino. Questo ventennale annovera proprio l’ennesima sconfitta degli Stati Uniti con il ritiro dall’Afghanistan, dopo 20 anni di guerra che lasciano il paese in uno stato più disastroso di prima e a rischio di nuove e peggiori tragedie. Ormai per gli Stati Uniti le guerre non è importante vincerle, l’importante è farle, per mantenere l’ingerenza in tutte le regioni e le vicende mondiali! E muovere imponenti interessi.

Quanto all’11 settembre, l’attacco alle Twin Towers ha oscurato l’altro tragico 11 settembre del 1973 del golpe in Cile con l’assassinio di Allende: e rende attualissime le recenti novità delle elezioni per l’Assemblea Costituente di questo maggio 2021 in Cile, che hanno visto la pesante sconfitta delle destre. Proprio il 19 luglio è ricorso anche il 47-esimo anniversario della vittoria della Rivoluzione Sandinista in Nicaragua.

Questa sintesi a volo d’uccello non vuole essere solo un esercizio retorico, perché la prima pandemia dell’Antropocene si associa (e sappiamo che non è affatto casuale) all’esasperazione della crisi climatica – ondate di calore e incendi in Canada e in Siberia, ondate vere in Germania e in Cina – ci deve insegnare che non è più il tempo (se mai lo è stato) di affrontare singolarmente i vari problemi, ma ci pone una sfida molto più alta.

In questo stesso 2021 cade anche il 150-esimo anniversario della nascita di Rosa Luxemburg, ed è più che mai attuale ricordare il suo monito Socialismo o Barbarie: se allora era un’esigenza di giustizia sociale, oggi diviene una condizione di sopravvivenza del genere umano! Ai tempi di Rosa non si era ancora instaurato il neoliberismo: oggi impera e detta lo scempio sfrenato delle risorse naturali e umane per fini di profitto, è questo il Moloch che divora ogni cosa, la nostra lotta è per la sopravvivenza!

1#. Almeno dieci tonnellate di arsenico si riversarono su Manfredonia a causa dell’esplosione della colonna di lavaggio della colonna di lavaggio dell’impianto di sintesi dell’ammoniaca: Giulia Malavasi, https://flore.unifi.it/retrieve/handle/2158/1136825/512666/Manfredonia%20catastrofe%20continuata%20cittadinanza%20ritrovata%20e%20rimozione.pdf. Cittadini e operai non vennero informati dei rischi e delle conseguenze. Seguirono molto altri incidenti gravi. Alla fine degli anni ’80 iniziarono forti manifestazione di protesta, con un protagonismo del Movimento Cittadino Donne. Fra conflitti interni alla popolazione, assoluzioni al processo, quella di Manfredonia è stata una catastrofe dimenticata!