Mercoledì 21 luglio 2021 alle 18,15
I “fatti di Genova” del luglio 2001 sono una vicenda di tortura sistematica praticata nel nostro paese in epoca recente. Una pagina buia della storia italiana, una ferita non ancora rimarginata. Sono seguiti numerosi processi, la cui caratteristica principale è di avere ricostruito accuratamente i fatti, ma di non aver potuto accertare le responsabilità individuali di tutte le persone coinvolte perché un buon numero di queste non sono state identificate e, a quelle che lo sono state, di non avere potuto infliggere pene adeguate.
Un passo avanti, per Amnesty International, è stata l’introduzione del reato di tortura nel codice penale: le numerose inchieste in corso nelle quali s’ipotizzano incriminazioni per tortura e la prima condanna per tortura di un pubblico ufficiale confermano che ora la tortura si può combattere in tribunale.
Da un lato si è fatto un passo avanti per superare l’impunità di coloro che vengono identificati, ma dall’altro nulla è stato fatto per risolvere il problema della mancata identificazione di chi esercita abusi e violazioni nell’ambito della gestione dell’ordine pubblico.
Ne parleremo con:
Lorenzo Guadagnucci, Comitato verità e giustizia per Genova
Enrico Zucca, Magistrato
Fabio Anselmo, Avvocato
Ilaria Cucchi, Presidente Associazione Stefano Cucchi Onlus
Valentina Calderone, Direttrice A Buon Diritto
Antonio Marchesi, Professore di Diritto internazionale nell’Università di Teramo
Patrizio Gonnella, Presidente Associazione Antigone
Daniele Tissone, Segretario Generale Nazionale SILP-CGIL Sindacato Italiano Lavoratori Polizia
Modera: Riccardo Noury, Portavoce Amnesty International Italia
Introduce: Emanuele Russo, Presidente Amnesty International Italia
Link per seguire l’evento in diretta streaming.