Il campo della cultura è cronicamente precario e sebbene il Reddito di Base Universale sia senza dubbio la migliore politica culturale in grado di rispondere alla precarietà del lavoro, è necessario anche cambiare la percezione sociale del valore e dell’importanza della cultura nello sviluppo personale e sociale.
Non possiamo limitare questo problema della mancanza di valorizzazione sociale della cultura a una questione economica, anche se vi si riflette.
A quanti di noi è successo innumerevoli volte che qualcuno ci chiedesse: “Che cosa fai?” Risposta: “Sono un musicista!” Altra domanda: “E cosa fai per vivere?”
Questo è assai tipico. La musica è un lavoro, così come tutti gli altri rami dell’arte e inoltre svolge un ruolo molto importante nella vita delle persone.
Quando si chiede alle persone cosa gli piaccia fare nel loro tempo libero, è molto comune che rispondano: ascoltare musica, andare a ballare, andare a teatro, andare al cinema, guardare film, leggere, visitare gallerie d’arte, ecc. In altre parole, consumare arte.
È vero che ogni artista ha un diverso livello di sviluppo, una certa quantità di tempo investito nello studio e nella pratica, una maggiore o minore esperienza, ma questo succede in qualsiasi lavoro. E sicuramente, con il supporto economico fornito dal RBU, gli artisti potranno perfezionarsi al massimo la loro capacità artistica, senza essere costretti a sospendere la formazione e professione per cercare altri mezzi di sussistenza e vivere una vita lontana dalla vocazione in cui si sentono realizzati.
Questa garanzia economica da un lato ci permette di avere tempo da dedicare alla formazione e alla produzione artistica e dall’altro ci libera dal ricatto del lavoro precario e dalle condizioni di sfruttamento così diffuse nel nostro settore.
L’arte e la cultura devono essere riconosciute come “lavoro essenziale” e questo riconoscimento sociale economico, indipendentemente dallo status sociale, dalle prestazioni lavorative e dalla capacità di ogni artista, può essere fornito solo dal Reddito di Base Universale.
Autore: Leo J. Leguizamón è un musicista umanista e membro della Rete umanista per il reddito di base universale.
Traduzione dallo spagnolo: Nira Cabero
Revisione: Massimo Solinas