Sabato 19 giugno 2021 dalle 8 alle 16
Una nuova azione del gruppo “Nel Cuore della Notte”.
Un cammino urbano, una veglia e un ricamo per ricucire quello che nei mesi della pandemia è stato dimenticato, esiliato, emarginato. Il percorso si svolgerà dalla periferia al cuore della città, attraversando luoghi di pace e raccoglimento, ma anche di riscatto e riconoscimento, a volte immersi nella natura, a tratti nel traffico cittadino.
Si parte dal Cimitero Maggiore in viale Certosa, come omaggio e saluto alle vittime della pandemia sepolte al campo 87, dove sono sepolte circa 130 persone decedute nella completa solitudine.
La tappa successiva sarà il Giardino del Giusti, al Monte Stella, un luogo simbolico dedicato a uomini e donne di tutto il mondo. Una ricucitura col finale di tappa del precedente cammino e una cucitura per un “ricamo magico” che ha messo insieme un manifesto. Tappa finale il Castello Sforzesco.
Un “ricamo magico” per raccontare di quanto è stato immaginato per il 19 giugno: un nuovo cammino che ci riavvicinerà e prenderà forza dall’incontro dei nostri corpi. Un itinerario pieno di soprese, la costruzione di un’opera comune fatta di parole ricamate e molto altro.
L’iniziativa è il punto di approdo del progetto “(Non) è la fine del mondo”, uno dei vincitori del bando “Ambito 3 – Obiettivo FOCUS Fondo per la cultura sostenibile” del Comune di Milano. Portavoce del progetto per una rete di molti e soggetto formale proponente è l’associazione Teatro delle Moire.
Più di quelle 500 persone come in quella partenza da Milano Rogoredo del settembre 2019? Sì! Non solo per empatia e resilienza.
È importante, per questioni organizzative e di sicurezza, segnalare la propria adesione al cammino (Non) è la fine del mondo, compilando il form al seguente link > http://bit.ly/CamminoNonèlafinedelmondo
Rammentiamo quel giorno del settembre 2019?
Avevamo risposto in tanti a una mobilitazione lanciata dal mondo della cultura in seguito ad una lettera aperta a Mimmo Lucano, Sindaco di Riace e agli allora governanti. Una lettera scritta nel dicembre del 2018 dall’attrice e performer, operatrice culturale, direttrice artistica Danae Festival e fondatrice di Teatro delle Moire Alessandra De Santis, con la firma in calce di circa 200 altri personaggi.
Erano le 19:30 del 21 settembre del 2019. Eravamo sul piazzale della stazione di Rogoredo a Milano.
Eravamo più di 500 persone: non ci credevano neanche gli organizzatori. 500 persone che, in un cammino nel cuore della notte fino all’alba, percorsero circa 30 km nel cuore Milano fino all’arrivo al Parco Monte Stella la mattina successiva alle 6:30 circa.
Uno scritto, da leggere, sincero e accorato in cui in cui si esprimeva: «… Con questo scritto vogliamo, tutti i firmatari e io, dichiarare apertamente la nostra stima e solidarietà nei suoi confronti e la nostra rabbia, la nostra indignazione verso una classe politica preoccupata, da troppo tempo ormai, solo di gestire il proprio consenso.
Chiediamo quindi che lei, Mimmo Lucano, possa rientrare nel suo amato paese e che le sia concesso di riprendere il suo operato proficuamente così come stava avvenendo. E chiediamo che tutte queste esperienze positive che cercano di integrare, accogliere, rivivificare i luoghi e la convivenza vengano appoggiate e sostenute …» e in cui venivano poste alcune domande «… chiediamo ai nostri esponenti del governo: perché queste esperienze vengono contrastate? Perché si tenta di vanificare l’agire di tutti coloro che vogliono concretamente fare bene e fare “il bene”? Non riuscite a vedere il disegno più grande che una piccola esperienza aiuta a comporre? Ci sono dei nodi? Beh che si cerchi di scioglierli, visto che la trama è buona. Troviamo soluzioni. Ci farebbe piacere che ci rispondeste, ma non con frasi fatte, con slogan, con irrisioni… »
Una lettera ancora attuale, in cui venivano espresse delle tematiche riferite ai fatti che avevano coinvolto il sindaco di Riace per i suoi “esperimenti antropologici” sintetizzabili con queste domande:
Che tipo di società immaginiamo?
Che tipo di esseri umani vogliamo essere?
Quale mondo vogliamo lasciare a chi verrà dopo di noi?
Nel frattempo sono avvenuti molti altri incontri per non lasciar cadere nel vuoto le persone presenti e quella lettera che diede l’impulso. Ci siamo ritrovati lo scorso anno presso la Casa Enzo Jannacci, seppur con le restrizioni pandemiche, per condividere il manifesto, altri a distanza via internet. (https://www.nelcuoredellanotte.it/media/)
Cosa è rimasto di tutto questo?
Molto! Anche in un momento in cui il distanziarsi è diventato opprimente e imperativo, sono nati:
- un laboratorio d’arte;
- un manifesto sulle tensioni che animano;
- Radiovisione, un appuntamento per dare voce all’invisibile e sperimentare la dimensione sonora della creazione artistica;
- (Non) E’ La Fine Del Mondo, un progetto vincitore di un bando del Comune di Milano “Ambito 3 – obiettivo Focus fondo per la cultura sostenibile”.
Molti progetti e temi a cui dare risposte, forse non risposte verbali, ma vere azioni da mettere in atto con la partecipazione attiva.
Fb: https://www.facebook.com/NelCuoreDellaNotte