Sabato scorso, all’inaugurazione del Circolo Italia-Cuba Giordano Podenzani di Desenzano del Garda, è avvenuta un’aggressione verso i presenti da parte di soggetti appartenenti alla destra cubana. L’unica ad essersi esposta sulla vicenda è stata la segreteria nazionale dell’Associazione Nazionale d’Amicizia Italia-Cuba con il comunicato stampa intitolato “Di gusano in gusano la lotta continua”. A raccontarci l’accaduto è stato Massimo Fedrigo, segretario del Circolo di Desenzano.
Il Circolo Italia-Cuba Giordano Podenzani di Desenzano Del Garda, il 5 di giugno ha inaugurato la propria sede, in via Bagatta n 7 presso la Casa Dei Popoli dedicata a Thomas Sankara.
Gli ospiti della giornata erano il Console Generale della Repubblica Di Cuba Llanio Gonzales Perez, Enzo Pescatori componente di MediCuba Europa e membro della segreteria nazionale dell’Associazione, Walter Persello vicepresidente dell’Associazione Nazionale d’Amicizia Italia-Cuba e il sottoscritto in quanto Segretario del Circolo.
A dare risalto alla serata è stata l’iniziativa del circolo di raccolta di un container di materiale medico-sanitario, per un valore di circa 60.000 euro, che partirà verso Cuba a fine giugno, alla quale hanno partecipato varie associazioni di volontariato come Medicusmondi di Brescia, Banca del Tempo e Zero Limiti di Castiglione Delle Stiviere e Sinistra Giovanile di Ghedi.
Una bella giornata guastata da esponenti del Movimento San Isidro Italia, gruppo di controrivoluzionari della destra cubana che cercano consenso tra i giovani contro il governo rivoluzionario cubano. Già al mattino, un loro rappresentante con la maglietta di “Patria y Vida”, si era avvicinato a un membro del circolo con minacce di togliere la bandiera del Movimento 26 Luglio, definendola “bandiera di un gruppo terroristico”. Per Cuba questa bandiera rappresenta l’inizio della Rivoluzione Cubana contro la dittatura fascista di Fulgencio Batista che aveva portato il popolo cubano allo stremo e in massima povertà, consegnando l’isola alla mafia americana e portando L’Avana ad essere chiamata la “Las Vegas dei Caraibi” e Cuba come “l’isola del gioco, della prostituzione e del turismo sessuale”. Fidel Castro e la Rivoluzione posero fine a tutto questo.
Durante l’inaugurazione del circolo, un losco individuo è sempre stato nella piazza, chiamando anche la polizia locale di Desenzano affinchè togliesse la bandiera del Movimento 26 Luglio, ottenendo l’effetto contrario e venendo subito allontanato.
Uno dei fatti più gravi della giornata è successo verso la fine dell’incontro quando un membro di “Patria y Vida”, passando di corsa, ha strappato la bandiera cercando di portarla via, per poi ma venir subito bloccato dai ragazzi del servizio d’ordine. Solitamente, nelle loro azioni squadriste, rubano le bandiere simbolo del socialismo cubano per poi bruciarle.
Subito dopo una donna cubana, con cellulare alla mano e una bambina ci ha aggredito verbalmente e filmandoci, dicendo che eravamo complici di uno “Stato terrorista”.
Questi gruppi come Patria y Vida e Movimento San Isidro usano spesso questi metodi per dare visibilità alle loro azioni folkloristiche ad uso e consumo dell’opinione pubblica occidentale che non hanno alcun riscontro reale nella società.
Inoltre vogliamo ricordare che questi gruppi percepiscono soldi da un fondo statunitense per ogni fotografia o per ogni filmato che pubblicano in rete.
Premesso questo e condannando fortemente l’azione fascista della destra cubana presente sul nostro territorio, riteniamo che l’apertura del Circolo Italia-Cuba di Desenzano sia un elemento di disturbo in un territorio come quello gardesano prettamente borghese, benestante ed anche fascista. Queste azioni ne sono la conferma, come il sabotaggio di tutte le serrature della sede del circolo avvenuta nella notte tra domenica e lunedì.
Certamente il Circolo non sarà intimorito da azioni di questi presunti esuli appartenenti all’estrema destra cubana che esalta Batista urlandoci “comunisti di merda”. A breve ci saranno nuove iniziative per far conoscere, a livello territoriale, i valori di umanesimo, giustizia sociale, diritti umani e contro lo sfruttamento della Rivoluzione Cubana.
Hasta la Victoria Siempre!