Il 18 maggio, dopo un’intensa campagna di quattro anni della società civile ungherese, il Parlamento di Budapest ha annullato la legge del 2017 contro le Ong.
La legge aveva introdotto l’obbligo di definirsi “organizzazione finanziata dall’estero” e aveva imposto una serie di ostacoli procedurali al riconoscimento delle Ong. Amnesty International Ungheria si era opposta alla richiesta di adempiere a queste norme stigmatizzanti e discriminatorie e con altri attori della società civile locale aveva avviato una serie di contenziosi giudiziari.
Uno di questi ha coinvolto la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che nel 2020 ha stabilito che la normativa del 2017 violava le norme dell’UE.
Restano in vigore altre norme ostili alle Ong, come quella del 2018 che criminalizza le attività in favore dei migranti. In attesa che siano annullate anche queste…