Anche a Bologna,come in molte altre città italiane, si è manifestato ieri contro il conflitto riesploso fra israeliani e palestinesi. Circa duemila persone si sono ritrovate in piazza dell’Unità per poi in corteo arrivare fino a piazza Maggiore. Avevano aderito molte associazioni, sia politiche che sociali. Nell’area nonviolenta hanno aderito Il Portico della Pace e Pax Christi Bologna. Questo è il testo con cui il Portico ha inviato per l’adesione “ Il Portico della Pace di Bologna, network di varie associazioni bolognesi impegnate sui temi della pace e della nonviolenza, condivide la mobilitazione di sabato 15 maggio contro il conflitto armato in Israele e Palestina. Il Portico per la Pace di Bologna, come anche hanno espresso pubblicamente molte altre associazioni italiane impegnate concretamente per la pace, ritiene che solo il metodo nonviolento e il confronto politico e diplomatico fra le parti sia la strada possibile per la progressiva soluzione del lungo conflitto , aperto nel 1947, per Gerusalemme e i Territori palestinesi, e ritiene che l’obiettivo sia la convivenza pacifica fra israeliani e palestinesi,con uguali diritti e dignità. La pace non può essere disgiunta dalla giustizia sociale. Non si possono tacere le continue provocazioni degli estremisti sionisti , a cui specularmente Hamas risponde con lanci di razzi , a cui seguono bombardamenti da parte dell’esercito israeliano. Tutto avviene ai danni della popolazione civile, sia israeliana che palestinese, che vorrebbe solo una esistenza in pace senza umiliazioni e rischi costanti. Riteniamo che le istituzioni nazionali ed europee, come pure l’ONU, debbano intervenire concretamente, anche con l’invio di forze di interposizione, per fermare la prevedibile escalation del conflitto che come sempre viene pagata dai civili innocenti.”