Foad Aodi lancia il suo ringraziamento a tutte le comunità arabe e palestinesi in Italia e in Europa per aver dimostrato una grande unità e per il sostegno al popolo palestinese. Chiediamo di dedicare la preghiera dell’Eid di domani, in segno di solidarietà, a favore della Moschea di Al-Aqsa, del quartiere Sheikh Jarrah, di Gerusalemme e del popolo palestinese.
C’è stato un tempo in cui un aumento della tensione come quello a Gerusalemme e a Gaza avrebbe causato una mobilitazione diplomatica, con appelli a rilanciare il processo di pace israelo-palestinese. Ma ciò non accade per la crisi attuale. A parte i rituali appelli alla calma, persino il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha faticato, il 10 maggio, a rilasciare una dichiarazione comune, alla fine piuttosto tiepida. La delusione delle comunità arabe e palestinesi è enorme, sia in Italia che in Europa, tanto che molte di loro stanno prendendo le distanze dai partiti politici, stanche dell’ambiguità e del pericoloso silenzio, e dell’assenza di dichiarazioni costruttive.
Le ultime statistiche riferite dai medici palestinesi locali in Palestina descrivono una situazione molto tragica sia in Palestina che nelle città arabo-israeliane, che stanno da settimane manifestando a favore della Moschea di Al-Aqsa e del quartiere Sheikh Jarrah. Ad oggi si contano 44 vittime, di cui 13 bambini, 4 donne e oltre 500 feriti palestinesi, 6 vittime e più di 200 feriti israeliani. Lanciamo il nostro appello al governo italiano e a tutti i partiti politici italiani affinché possano mettere in agenda un’iniziativa italiana ed europea per il cessate il fuoco, la difesa dei diritti del popolo palestinese e l’indipendenza e la sicurezza della Moschea Al-Aqsa. Si cerchi di riprendere il dialogo tra palestinesi e israeliani affinché si riprenda il processo di pace per due popoli e due stati. Non si può rimanere fermi e in silenzio di fronte a una situazione così grave e pericolosa per tutta la regione medio-orientale.
Domani ci sarà la festa dell’Eid (oggi è l’ultimo giorno del mese di Ramadan): in Palestina e in tutte le città arabe d’Israele non festeggeranno la festa dell’Eid in solidarietà con il popolo palestinese, con Gerusalemme e con i familiari delle vittime e dei feriti. Cosi dichiara Foad Aodi, Presidente della Comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai) e fondatore dell’Unione Internazionale Arabi 48: chiediamo di dedicare la preghiera dell’Eid di domani, in segno di solidarietà, a favore della Moschea di Al-Aqsa, del quartiere Sheikh Jarrah, di Gerusalemme e del popolo palestinese.