In vista della riunione di domani dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC), convocata per discutere sulla sospensione temporanea dei brevetti su strumenti medici utili per la risposta globale al Covid-19, Medici Senza Frontiere (MSF) accoglie con favore la dichiarazione della dott.ssa Ngozi Okonjo-Iweala, nuova direttrice dell’OMC, che invita i governi a portare avanti i negoziati. Mentre la pandemia da Covid-19 continua a devastare paesi in tutto il mondo, MSF esorta tutti i governi ad agire in modo solidale e sostenere, o almeno non bloccare, questa importante proposta che consentirebbe di far arrivare i vaccini più rapidamente in tutto il mondo.
MSF apprezza anche la recente dichiarazione del rappresentante degli Stati Uniti all’OMC, Katherine Tai, che ha sottolineato come “le disuguaglianze significative che stiamo vedendo nell’accesso ai vaccini tra i paesi sviluppati e i paesi più poveri sono completamente inaccettabili” e che gli errori che hanno provocato “morti e sofferenze non necessarie” durante l’epidemia di HIV/AIDS, non possono essere ripetuti.
Mentre gli Stati Uniti devono ancora chiarire il loro eventuale cambiamento di posizione rispetto alla proposta di deroga sugli accordi TRIPS, la dichiarazione riconosce che le norme dell’OMC potrebbero subire un adattamento per contribuire a dare una risposta concreta in questo periodo di crisi. La dichiarazione degli Stati Uniti è in netto contrasto con quella della Commissione europea che si è pronunciata a favore di uno status quo sulle norme commerciali.
“In questa pandemia di Covid-19, ci troviamo ancora una volta di fronte a problemi di disponibilità su scala globale di prodotti farmaceutici utili a contenere il propagarsi del virus, che potrebbero essere affrontati diversificando la capacità di produzione e fornitura e garantendo la sospensione temporanea dei diritti di proprietà intellettuale” dichiara la dr.ssa Maria Guevara di MSF. “Esortiamo tutti i paesi che si oppongono, inclusi gli Stati Uniti e l’UE, a porsi dalla parte giusta della storia e unirsi a quanti offrono già sostengono. Si tratta di salvare vite umane, non di proteggere i sistemi”.
La fondamentale proposta di “deroga agli accordi TRIPS” è stata originariamente avanzata da India e Sudafrica nell’ottobre 2020 ed è ora ufficialmente sponsorizzata da 59 governi e sostenuta da circa 100 paesi complessivamente. Ma sei mesi dopo – e dopo decine di dichiarazioni a sostegno dei governi che ne sottolineano l’urgenza e l’importanza – la proposta continua ad essere ostacolata da un piccolo numero di governi.
Nel frattempo, mentre Brasile, India e altri paesi lottano con impressionanti ritorni di ondate epidemiche di Covid-19, il numero crescente di persone colpite che necessitano di cure mediche sta esercitando grande pressione sui sistemi sanitari pubblici e sulle forniture mediche esistenti. È fondamentale garantire che qualsiasi paese alle prese con la pandemia possa essere in grado di accedere prontamente a tutti gli strumenti medici, esistenti e futuri, per contrastare il Covid-19, in quantità sufficienti e in modo tempestivo.
Diversi farmaci potenzialmente promettenti per la prevenzione e il trattamento del Covid-19 sono attualmente in sperimentazione clinica e, se si dimostrassero efficaci, potrebbero rappresentare una parte fondamentale dell’attuale risposta alla pandemia, specialmente alla luce della distribuzione lenta e diseguale del vaccino e dell’emergere di nuove varianti del virus.
Tuttavia, anche durante la pandemia, le società farmaceutiche continuano a mantenere la loro pratica standard di controllo rigido sui diritti di proprietà intellettuale e l’analisi di MSF mostra che hanno presentato richieste di brevetto nell’ultimo anno per diversi farmaci in fase di sviluppo per il trattamento Covid-19.
La deroga, se adottata, potrebbe fornire ai paesi nuove opzioni per affrontare le incertezze legali e le barriere che possono ostacolare la produzione e la fornitura di prodotti farmaceutici utili a combattere il Covid-19 sin dai primi momenti.
“Abbiamo imparato dalle dure lezioni del passato che dover adottare un approccio paese per paese e prodotto per prodotto per rimuovere le barriere poste dalla protezione intellettuale che impediscono l’accesso ai trattamenti salvavita, non è sufficiente e non fornisce alcuna soluzione rapida per questa pandemia globale” dichiara Silvia Mancini, esperte di salute pubblica di MSF. “In un momento in cui il Covid-19 ha fatto registrare oltre tre milioni di decessi, esortiamo i paesi a prendere tutte le misure possibili, incluso il supporto alla deroga sugli accordi TRIPS, per essere in grado di proteggere tutti e ovunque, durante questa pandemia”.
MSF si è recentemente unita a più di 200 organizzazioni della società civile sottoscrivendo una lettera aperta al Direttore generale e ai membri dell’OMC, sottolineando i limiti posti dall’utilizzo delle sole licenze volontarie e dalle norme commerciali esistenti nell’ambito dell’OMC, ribadendo l’urgente necessità che la proposta di deroga venga adottata.
“È ora di dare potere ai governi offrendo tutte le possibili opzioni politiche che daranno loro le migliori possibilità di affrontare questa pandemia e proteggere la loro gente” conclude Maria Guevara di MSF.