Nel cuore di Roma c’è una libraia felice. Cosa le dona tanta felicità? Un grande amore per le storie e una passione sconfinata per i libri.
Monica Maggi, tante avventure alle spalle e una costante comune a tutte le sue avventure: l’amore per la cultura. Monica è un’ex giornalista e Pagine Viaggianti è la sua ultima creatura. Il progetto ha preso via nel 2013, quando Monica si è vista costretta a chiudere la sua libreria a Morlupo.
La missione di Pagine Viaggianti è salvare libri abbandonati e donar loro nuova vita, creando così un circolo virtuoso che fa incontrare i volumi destinati al macero e i loro potenziali lettori. In questo processo, dove gli ostacoli sono tanti, Monica fa da intermediaria. Le fonti da cui provengono i libri sono diverse: librerie che chiudono, case editrici che falliscono, donazioni, traslochi.
Il processo di riciclaggio del libro è molto complesso, specialmente in questo periodo in cui il Covid ha interdetto o comunque reso più difficili donazioni e scambi.
Pagine viaggianti ha lo scopo prioritario di far incontrare il libro con chi cerca il libro. Attraverso questo progetto sono state create piccole librerie, bibliocabine e punti di distribuzione, tutto grazie alle energie della fondatrice e al sostegno della gente.
Il progetto Pagine viaggianti ha un valore, senza dubbio, culturale, ma anche sociale e ambientale.
Monica infatti predilige come luogo di scambio il mercato. Al momento i punti di distribuzione attivi sono due: uno al mercato del Tufello a Roma e l’altro al mercato di Riano La Rosta. I banchi di libri, distribuiti in maniera rigorosamente gratuita, sono collocati vicino al banco della frutta, a quello che vende i vestiti e così via. Il libro, in questo modo, sveste la sua aurea di prodotto meramente culturale e diviene un oggetto di uso quotidiano, proprio come le uova, il sale e la pasta. Il mercato, in questo, senso diventa una piazza di spaccio di cultura. Chiunque desideri leggere, può farlo.
Davanti al banco di Monica si intrecciano storie e vite, si intessono relazioni, si scambiano opinioni. La libraia felice si fa portavoce di desideri, di sogni, ma anche di difficoltà concrete, le difficoltà di chi un libro non se lo può permettere.
L’oggetto libro, ora più che mai, assume un valore enorme. Si fa strumento per evadere e viaggiare, per rompere i confini della nostra forzata immobilità. Esso ci aiuta a rimanere connessi, nutrendo il nostro bisogno di socialità.
A livello ambientale, Pagine Viaggianti ha ricevuto un riconoscimento da parte di Ama Roma, perché effettivamente evita il macero, aiutando la gestione dello smaltimento dei rifiuti, che, specialmente nella capitale, rappresenta un tema caldo.