Una notizia positiva e una negativa, per i Comitati che si stanno mobilitando per la tutela del Parco Agricolo del Ticinello, in zona 5.
La notizia positiva è che sarà fatto un sopralluogo con la partecipazione di esperti del Comune e dei comitati cittadini, a seguito del quale il team tecnico del Comune tornerà a confrontarsi con i Comitati sulle varianti proposte, per arrivare a concludere questo processo di revisione entro marzo. Quella negativa è che non sarà revisionata la logica dell’intero progetto, compreso il 3°Lotto.
È l’esito del tavolo tecnico che si è svolto ieri, tavolo ottenuto il 19 gennaio scorso nella Commissione congiunta Verde e Urbanistica che era stata chiesta da realtà ambientaliste del quartiere e della città (Comitato difesa ambiente zona 5 con la Rete dei comitati cittadini, Alberi e ambiente, Collettivo Zam, Comitato alberi per Milano, Legambiente Circolo Zanna Bianca, Comitato Bresso EcoAttiva, Resilient G.A.P.).
Nel corso della riunione, l’assessore all’urbanistica Pierfrancesco Maran ha dichiarato la volontà di rivedere alcuni interventi previsti dal progetto, soprattutto per i tre principali argomenti evidenziati dai Comitati: inquinamento luminoso conseguente a impianto di illuminazione, percorsi in calcestre, percorribilità auto, abbattimento di alberi non motivate da necessità di manutenzione, nuove alberature non conformi alla paesaggistica locale tipica della pianura irrigua.
“Purtroppo il mood è quello di non rivedere l’impianto del progetto e di non destinare questo denaro pubblico alla ristrutturazione della Campazzino. Maran ha ribadito che per la Cascina è stato indetto un bando di manifestazione di interesse e che il progetto non sarà stravolto ma reinterpretato alla luce delle nostre più che ragionevoli considerazioni. Dico purtroppo, perché secondo noi quei tre milioni di euro che andranno per gli interventi sul Lotto 2 (le aree del parco su cui ancora si deve intervenire) sarebbero stati meglio spesi per ristrutturare un bene pubblico e destinarlo a ciò per cui è stato espropriato nel 2003” affermano dal Comitato difesa ambiente Zona 5.
“Noi vorremmo che fosse il Comune a recuperare la Cascina Campazzino e adibirla alle ipotizzate funzioni attinenti al progetto del Parco, ribadite anche nella Relazione paesaggistica del 1° Lotto dei lavori: di accoglienza al Parco, didattica, museale; mettendola a disposizione di tutti i cittadini”. Cosa che il Comune non è intenzionato a fare.
Comitato difesa ambiente zona 5