“Sono i neuropsichiatri infantili dell’Ospedale Regina Margherita di Torino a denunciare in una ricerca una crescita, mai registrata prima, di tentativi di suicidio”
Così riporta un interessantissimo articolo di Dors, una pubblicazione on-line per la promozione dalla salute a cura dell’ASL TO3.
L’articolo cita anche gli studi fatti dai CDC (Centers for Disease Control and Prevention) di Atlanta (USA) che riporta, nell’ultimo anno, un notevole aumento dei sintomi di ansia e depressione negli adolescenti e preadolescenti:
a causa principalmente dell’isolamento dai coetanei e dell’interruzione della routine scolastica, che hanno contribuito a far crollare la sensazione di stabilità percepita solitamente. Nella fascia di età 10-24 anni i suicidi fra i giovani americani rappresentano ancora la seconda causa di morte, dopo gli incidenti, con un aumento del 56% tra il 2007 e il 2017.
Il punto focale del sistema sanitario e della definizione delle politiche dovrebbe essere la prevenzione e la promozione della salute per soddisfare le esigenze di salute mentale della popolazione in generale, e delle fasce vulnerabili come quella rappresentata dagli adolescenti in particolare.
Alla scienza, alla medicina, spettano l’analisi delle cause e l’indicazione di soluzioni, ma alla politica spettano le scelte, in particolare le scelte di prevenzione e di sostegno del SSN (Servizio Sanitario Nazionale) che si è rivelato una volta di più insostituibile nella gestione della pandemia.
In Piemonte nonostante le proteste degli studenti Cirio, Presidente della Giunta, ha deciso di tener chiuse le scuole dalla seconda media in su benché la regione fosse tornata ad essere ziona gialla.
Era il primo a non fidarsi delle politiche di prevenzione messe in atto dalla Regione? E’ notizia recente: venivano calcolati anche i test rapidi nel conteggio dei tamponi molecolari.
Ora ha dichiarato che le seconde e terze medie riapriranno e le superiori potranno essere frequentate a rotazione dal 50% degli studenti: vedremo se e per quanto manterrà la promessa.
Vedremo anche se la Regione saprà seguire le linee guida suggerite nell’articolo per la cura dei problemi causati ai nostri ragazzi dalla pandemia:
Sarebbe anche necessario promuovere nuovi servizi di salute mentale pensati specificamente per l’adolescenza.
è imperativo pianificare e migliorare l’accesso degli adolescenti ai servizi di supporto per la salute mentale, orientati a fornire misure per lo sviluppo di “sani” meccanismi di coping durante e dopo l’attuale crisi. È necessario creare una rete collaborativa, diretta e digitale, dei vari stakeholder (genitori, psichiatri, psicologi, pediatri, volontari della comunità e ONG).