“La legge dice che dovrei impiccarli tutti. Ma chi sarebbe alla fine il peccatore maggiore? Chi ha ucciso una, due o tre persone o io che dovrei ucciderne 256?”
Con queste parole il 9 dicembre, Festa dell’Indipendenza, il presidente della Tanzania John Magufuli ha commutato in ergastolo 256 condanne a morte.
Ora le organizzazioni locali e internazionali contrarie alla pena capitale chiedono a Magufuli il passo successivo: abolirla.
Del resto in Tanzania non si eseguono condanne a morte da quasi 30 anni. L’ultima esecuzione ebbe luogo nel 1994, approvata dall’allora presidente Ali Hassan Mwinyi.