Un flashmob in piazza Castello nel quale i flycase – i bauli di trasporto dell’attrezzatura usati dai lavoratori e lavoratrici dello spettacolo – sono stati utilizzati per murare simbolicamente il palazzo della Regione Piemonte
Una protesta di lavoratori dello spettacolo oggi in piazza Castello davanti al palazzo della Regione Piemonte per denunciare il gravissimo disagio economico causato dalle misure anti-contagio.
L’agitazione è stata promossa da:
- Lavoratori e lavoratrici dello spettacolo Piemonte
- Professionisti Spettacolo e Cultura
- ADL Cobas Alessandria
- Lavoratori e lavoratrici dello spettacolo Novara
I coordinamenti denunciano che circa 12.000 lavoratori e lavoratrici dello spettacolo, estremamente penalizzate dalla pandemia, hanno avuto molte difficoltà ad accedere ai bonus decretati dai vari DPCM.
I manifestanti chiedono tutele e diritti, definiscono “debolissima” e senza tutele la normativa sul lavoro del comparto. La pandemia ha avuto l’effetto di aggravare notevolmente una situazione già molto problematica.
Davvero dure le critiche nei confronti del Ministro Franceschini riguardo all’uso di denaro pubblico per il finanziamento a fondo perduto dei teatri privati.
Molti gli interventi al microfono, puntuali e articolate le rivendicazioni del Risp (rete intersindacale dei professionisti dello spettacolo e della cultura), intervento molto applaudito dalle persone presenti in Piazza.
Molto suggestivo il modo di applaudire dei manifestanti: invece che battere le mani, le battevano sui coperchi dei flycase creando un suono molto coinvolgente.
Alla fine della manifestazione il flashmob: i bauli inizialmente allineati in piazza, sono stati impilati davanti al palazzo della Regione a simboleggiare un muro innalzato per combattere il muro che la Regione quanto meno fino ad ora ha innalzato contro le richieste di chi, lavorando nello spettacolo, patisce sulla propria pelle gli effetti economici della pandemia.
Intervista ad Elio Balbo:
Intervista a Lara Quaglia: