Lo scienziato nucleare iraniano Mohsen Fakhrizadeh è stato assassinato venerdì pomeriggio.
L’auto dove viaggiava il principale manager della ricerca iraniana è stata attaccata nei pressi della cittadina di Absard, a 40 chilometri a est di Teheran. Testimoni oculari hanno confermato che l’auto di Fakhrizadeh è stata attaccata prima da un’esplosione e poi dai terroristi che hanno sparato alla sua auto.
Gli scienziati nucleari iraniani sono stati il bersaglio dei tentativi di assassinio delle agenzie di spionaggio occidentali e israeliane negli ultimi anni. Mohsen Fakhrizadeh, infatti, è il quinto scienziato iraniano ucciso in circostanze simili, spiega l’agenzia iraniana Fars.
Un « atto vigliacco », per il presidente iraniano Hassan Rouhani, secondo quanto riporta ancora l’agenzia Fars.
Un atto chiaramente terroristico ma ancora più esecrabile se, com’è probabile, i mandanti sono degli Stati, come ogni indizio porta a pensare e come dichiarano le autorità iraniane.
L’Iran : l’assassinio di Stato è una violazione del diritto internazionale
L’inviato permanente iraniano presso l’Onu Majid Takht, ad esempio, per come riporta ancora l’agenzia Fars, ha dichiarato che « il Segretario generale dell’Onu e il Consiglio di sicurezza dell’Onu dovrebbero condannare l’assassinio, sponsorizzato dagli Stati, del principale scienziato nucleare iraniano Mohsen Fakhrizadeh ».
Ravanchi ha aggiunto che « la mossa è in chiara violazione del diritto internazionale ».
Ancora più diretto è stato il comandante maggiore dell’esercito iraniano, il generale maggiore Abdolrahim Mousavi, – secondo quanto riporta stamani l’agenzia di stampa Fars – che ha precisato come « gli Stati Uniti, Israele e l’Organizzazione anti-iraniana Mojahedin-e Khalq (MKO) responsabili dell’assassinio dello scienziato nucleare iraniano Mohsen Fakhrizadeh ».
Le loro « mani criminali […] sono chiaramente visibili in questo crimine », ha aggiunto il comandante Mousavi.
Il sito israeliano Walla! condanna la vile azione del proprio governo!
Dal lato di Israele, chiara l’ammissione di dolo da parte del giornale indipendente ebraico Walla! : « L’assassinio del padre del programma nucleare militare iraniano, Muhsin Fahrizadeh, ieri sera (venerdì) è il culmine di una campagna di massima pressione da parte dell’amministrazione del presidente Usa Donald Trump e del governo di Benjamin Netanyahu contro il regime di Teheran. Questa è la mossa più aggressiva fatta contro il programma nucleare iraniano negli ultimi quattro anni ».
Il giornale ebreo sembra condannare l’assassinio di Stato quando scrive: « non si dovrebbe vivere nell’illusione che, insieme a Fahrizadeh, sia stato eliminato anche il programma nucleare iraniano. Hezbollah non è stato eliminato dopo l’assassinio di Imad Murnia, Hamas non ha smesso di lanciare missili dopo che Ahmad Jabri è stato eliminato e l’Iran non ha lasciato la Siria dopo l’uccisione di Suleimani ».
Walla! ha poi concluso sostenendo che « se Israele è davvero dietro l’assassinio, allora è del tutto possibile che una delle considerazioni sulla tempistica sia derivata dal timore che dopo il 20 gennaio ci sarà meno appoggio americano a tali mosse ». Il giornale conseguentemente, non esclude, « un attacco degli Stati Uniti all’Iran prima della fine del mandato di Trump ».
L’assassinio di Fakhrizadeh atto criminale in stile mafioso, e Trump gongola!
La strada verso la Pace, fa chiaramente intendere, è ben altra che l’assassinio. Diversi commenti twitter lo evidenziano.
Da parte del governo d’Israele non giunge alcuna smentita. Il presidente Donald Trump, invece, s’è “limitato” a ritwittare « la sua morte è un grave colpo psicologico e professionale per l’Iran».
Un’espressione di soddisfazione indegna di un uomo!