Por: Paula Mendoza
Il 4 agosto, a seguito della decisione della Corte Suprema di Giustizia di ordinare una misura di garanzia con detenzione domiciliare per l’ex senatore ed ex presidente Álvaro Uribe Vélez, i media nazionali e internazionali hanno concentrato la loro attenzione sul processo che ha portato alla decisione della Corte. È la prima volta che un ex presidente della Colombia viene privato della libertà, in questo caso a causa di una presunta manipolazione di testimoni, un fatto che segna un precedente nella storia politica nazionale.
Come parte del processo, l’ex presidente Uribe ha deciso strategicamente di dimettersi dal suo ruolo di senatore, in modo da affidare il suo caso non alla giurisdizione speciale ma all’ufficio del procuratore generale, rimuovendo dalla giurisdizione della Corte; tattica che ha portato agli effetti desiderati sabato 10 ottobre, quando la juez 30 de control de garantías , ha concesso la libertà all’ex presidente Uribe Vélez, poiché non è ancora stato accusato, come promulgato dalla legge 906, sulla quale si basa attualmente il processo, dopo essere stato svolto dal Tribunale sotto la tutela della Legge 600. Tuttavia, le indagini ed il processo continueranno, ma non si sa ancora da che punto ripartirà, se si terrà conto delle prove raccolte dal Tribunale o se si inizierà da zero; Sarà una decisione che dovrà prendere la Procura.
Si veda: Ordinata la libertà per Álvaro Uribe in Colombia, ma il processo continua
Testo: La contraddizione della ipotetica innocenza di Uribe è che egli non afferma che nelle intercettazioni delle sue conversazioni appaia qualcosa di illegale. Ma adesso cerca di invalidare con il Tribunale queste prove legalmente ottenute. Ha paura della verità che emerge da queste prove in maniera incontrovertibile.
Da parte sua, il senatore Iván Cepeda, vittima del processo contro l’ex presidente, ha dichiarato che ciò che ha definito come il “Libretto politico” elaborato dal procuratore Gabriel Jaimes, il quale, per il senatore, ha evidenziato la sua parzialità nel caso, sembra molto grave. Secondo Cepeda ciò dimostra che non vi è alcuna garanzia per le vittime nel processo. Pertanto, pur rispettando la giustizia e rispettando la decisione emessa dal giudice, il senatore dichiara che farà appello e combatterà in tribunale, perché, secondo i suoi criteri, Álvaro Uribe è responsabile dei reati di corruzione e frode procedurale di cui è accusato.
Testo: La strategia del procuratore Gabriel Jaimes nel processo Uribe è assolutamente chiara: annullare le prove principali per una ipotetica illegalità, cercare di evitare che si arrivi all’imputazione e ancor meno all’accusa. È diventato il guardiano dell’impunità dell’ex-senatore Uribe.
Traduzione dallo spagnolo di Giuseppe Marchiello. Revisione: Silvia Nocera