Potere al Popolo apre anche a Torino, come in tante altre città italiane, la Casa del Popolo, uno spazio di aggregazione, socialità, costruzione di alternativa politica, sociale, culturale. La Casa del Popolo si chiamerà “Estella” in onore della Partigiana torinese Teresa Noce (questo era infatti il suo nome di battaglia), e avrà sede in via Martinetto 5/h, nel quartiere San Donato.
La nostra è una città devastata da anni di amministrazione del Pd prima, e poi negli ultimi anni dei 5 Stelle, che l’hanno svenduta agli interessi dei privati, delle fondazioni bancarie, della speculazione immobiliare. La classe dirigente cittadina ha fatto pagare alle classi popolari i costi della fallita riconversione dopo la perdita di centralità della Fiat. Oggi si moltiplicano gli scenari di crisi industriale, mentre le percentuali di disoccupazione sono drammatiche, soprattutto di quella giovanile; e complessivamente la città si contrae, perde abitanti, luoghi di socialità, vita.
Tutto questo in un contesto più ampio, nel quale il capitalismo mostra ogni giorno di più la sua irrazionalità, ponendo l’esigenza di un cambio del modello economico e sociale.
Ecco perché l’apertura della Casa del Popolo è un segnale di controtendenza: vuole essere un punto di riferimento per il quartiere e la cittadinanza tutta, un punto di ritrovo delle energie migliori della città per costruire un percorso di rottura con un modo di intendere la città e le priorità che stanno alla base di questo modello di società.
Un percorso che nasca dal basso, dall’incontro e dai bisogni comuni, e che proponga progetti di mutuo soccorso, dibattiti, eventi sociali, politici, culturali e ludici, che migliorino la qualità della vita individuale e collettiva di ciascuno di noi.
Tutto questo significa per noi ridare valore alla comunità, ridare un senso alla parola “democrazia”: ridare potere al popolo!
Sappiamo che per forza di cose la ripresa della pandemia da Covid-19 limiterà le attività che potremo svolgere nei prossimi mesi, ma intendiamo mettere lo spazio a disposizione della cittadinanza nelle forme e nei modi che saranno possibili. Siamo consapevoli delle difficoltà, ma a maggior ragione in un momento come questo crediamo sia importante rilanciare un progetto diverso di società e un modo nuovo di fare politica!