Un considerevole numero di docenti di Università Colombiane, pubbliche e private, hanno inviato una lettera al presidente della Repubblica, Iván Duque Márquez, esprimendo preoccupazione per il modo in cui il Governo affronta le diverse questioni che attengono direttamente allo Stato Sociale di Diritto e al rispetto delle norme sancite dalla Costituzione Politica. Il gruppo dei docenti definiscono questa modalità una deriva autoritaria e antidemocratica.

Colombia, Ottobre 2020

COMUNICATO ALL’OPINIONE PUBBLICA

Come docenti universitari rifiutiamo la deriva autoritaria e antidemocratica dell’attuale governo. Questo rifiuto è motivato in particolar modo dagli episodi senza precedenti di abuso di potere, la non proporzionalità nell’uso della forza da parte degli agenti e dei corpi di sicurezza dello Stato nel corso dell’ultimo anno. Nella misura in cui la nostra attività scientifica, didattica e di ricerca ruota intorno o è influenzata da fenomeni e pratiche politiche, tacere di fronte a una situazione tanto critica come quella che stiamo attraversando oggi in Colombia sarebbe intellettualmente disonesto e sarebbe contrario alla nostra vocazione.

Ci sembra evidente che tali abusi non siano fatti isolati, né che siano da attribuire a un fenomeno di “mele marce” all’interno dei Corpi della Polizia Nazionale o dell’Esercito. I casi coperti dai media, come l’omicidio di Dilan Cruz per mano della Squadra Antisommossa (ESMAD) del 25 novembre scorso e i 23 detenuti assassinati dall’INPEC (Istituto Nazionale Carcerario e Penitenziario, n.d.t.) nel carcere Modelo, sommati a quello di Javier Ordoñez del 9 settembre 2020 da parte della Polizia di Bogotà e quello di Juliana Giraldo commesso dall’Esercito il 24 settembre, sono solamente la punta dell’iceberg. Oltre 13 tra manifestanti e passanti sono stati uccisi durante la manifestazione del 9 e 10 settembre, in cui si sono avuti inoltre circa un centinaio di feriti da arma da fuoco. Questi fatti accaduti in grandi città vanno a sommarsi a una lunga lista di casi di abuso sessuale, violazioni e torture all’interno dei Centri CAI e in zone rurali del nostro paese, denunciati fino alla nausea dalle presunte vittime e in massima parte ancora impuniti.

Nell’ambito dello Stato di Diritto, vigente in Colombia e sancito dalla Costituzione Politica del 1991, le autorità e gli altri funzionari pubblici hanno l’obiettivo superiore di assicurare la realizzazione dei valori, principi e fini della Repubblica. Il rispetto della dignità umana non deve essere una figura retorica, ma un imperativo giuridico applicabile a tutte le istituzioni e a tutti i livelli. Fatti come quelli accaduti sono gravissimi, illegali, incostituzionali, inaccettabili e da ripudiare. Il rispetto di tali istituzioni per la Carta Superiore e per la legge è messo in discussione. C’è poco disaccordo sull’attuale rapporto tra i poteri pubblici nel nostro Paese, che si trova in un punto di tensione estrema e che dovrebbe mettere in allerta le forze politiche democratiche, i movimenti dei cittadini e i settori scientifico e letterario.

Altri organismi hanno già messo in guardia rispetto alla gravità della situazione in Colombia: lo scorso 20 di febbraio l’ONU, in un rapporto dell’Alto Commissariato per i Diritti dell”Uomo (ACNUDH), ha mostrato la sua preoccupazione, raccomandando di trasferire il Corpo di Polizia dal Ministero della Difesa al Ministero dell’Interno, e ha fatto un appello urgente perché l’ESMAD sia trasformato. D’altro canto, nel contesto delle tragiche notti del 9 e 10 settembre, l’Ufficio del Mediatore e l’Ufficio del Procuratore Generale hanno sottolineato l’inosservanza da parte della Polizia della catena di comando che fa capo al Sindaco di Bogotá, e del regolamento interno della forza pubblica. Infine, la Camera di Cassazione Civile della Suprema Corte di Giustizia si è pronunciata il 22 settembre per segnalare che dal 2005 in Colombia si stanno violando il diritto a una protesta pacifica, alla partecipazione dei cittadini, la vita, l’integrità personale e il giusto processo, così come il diritto a “non essere sottoposto a sparizioni forzate”, ricordando le minacce generalizzate alle libertà di espressione, riunione, circolazione e movimento.

A differenza del precedente, il presidente Iván Duque e il partito di governo, il Centro Democratico, non soltanto hanno mostrato un sostegno incondizionato alla forza pubblica – nonostante i presunti crimini commessi e in contrasto con le proteste civili, giudiziali e internazionali – ma hanno fatto ricorso a espedienti legali per disattendere i loro doveri costituzionali, i mandati della Magistratura e l’impegno di rappresentanza contratto con una popolazione civile eterogenea. Inoltre, l’iniqua esibizione di violenza da parte di agenti dello Stato non può essere paragonata agli eccessi di alcuni civili; il ruolo della polizia è assicurare una convivenza civile e non quello di determinare una logica bellica, né quello di costruirsi quale ennesima fazione dello sconvolgimento sociale. Lo Stato guidato in modo razionale e costituzionale, nell’esercizio delle sue funzioni non potrà mai far uso di mezzi coercitivi, come gang o squadroni ai margini della legge. Il principio di legalità lo impedisce e la morale pubblica lo esige.

Infine, se vogliamo costruire uno Stato forte, capace di garantire la supremazia della legge e aspiriamo a promuovere un regime politico realmente democratico, non è opportuno ridurre il malessere sociale a supposte infiltrazioni della guerriglia, a vandalismi o, ancor meno, ad agende di parte. La congiuntura attuale è di dimensioni storiche, pertanto è urgente modificare la dottrina e la struttura organizzativa della Polizia Nazionale perché operi all’interno del Diritto e risponda alle necessità civili e democratiche di un Paese che sta lottando per costruire la pace.

-Andrea Arango Gutiérrez

Docente del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche Università Autonoma di Manizales

-Mateo Villamil Valencia

Docente del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche Università Autonoma di Manizales

-Roberto Romero Cárdenas

Docente del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche Università Autonoma di Manizales Docente e Ricercatore del Programma di Diritto Università Cattolica Luis Amigó

-Julián Vásquez

Docente cattedra Psicologia del Diritto, Fondazione Universitaria Lasallista

-María Cristina López Bolívar

Docente Università Tecnologica di Pereira

-Mauricio Uribe López

Docente del Dipartimento di Governo e Scienze Politiche Università EAFIT

-Laura Quintana Porras

Docente del Dipartimento di Filosofia Università delle Ande

-Fabio H. Giraldo Jiménez

Professore, Istituto di Filosofia Facoltà di Diritto y Scienze Politiche Università di Antioquia

-Eduardo Lindarte Middleton

Docente-Ricercatore del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche Università Autonoma di Manizales

-Carlos Alberto Ospina Herrera

Docente Ricercatore Università di Caldas

-Gabriel Méndez Hincapié

Docente del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche Università Autonoma di Manizales

Vice presidente de ACCPOL

-Iván Garzón Vallejo

Professore Associato Facoltà di Diritto e Scienze Politiche Università di La Sabana

-Javier Sánchez Segura

Professore Pregrado di Scienze Politiche Università di Antioquia

-Anaís Palacio Quejada

Docente del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche Università Autonoma di Manizales

-Sebastián Rodríguez Cárdenas

Docente del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche Università Autonoma di Manizales

Docente del Programma di Diritto Università di Manizales

-Katherine Mendieta Montoya

Docente del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche Università Autonoma di Manizales

-Jazmín Muñoz Gálvez

Docente del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche Università Autonoma di Manizales

-María Ochoa Sierra

Professoressa dell’ Istituto di Studi Polítici Università di Antioquia

-Jenniffer Londoño Jurado

Docente del Programma di Diritto Università Cattolica Luis Amigó

-Gloria Naranjo Giraldo

Professoressa Titolare Istituto di Studi Polítici Università di Antioquia

-Pedro Juan Aristizábal

Professore Titolare Università Tecnologica di Pereira

-Diego Fernando Parra

Professore Università Tecnologica di Pereira

-Mary Luz Alzate Zuluaga

Docente del Dipartimento di Scienze Politiche Università Nazionale di Colombia, sede Medellín

-Mary Ruth García Conde

Docente Dipartimento di Biologia Università Nazionale di Colombia, sede Bogotá.

-Rete di Professori Universitari

-Juan Felipe Orozco Ospina

Docente Dipartimento de Scienze Giuridiche e Sociali Università di Caldas

-Paola Andrea Carmona

Docente del Programma di Diritto Università Cattolica Luis Amigó

-Gastón Zapata

Docente del Programma di Diritto Università Cattóolica Luis Amigó

-Orinzón Perdomo Guerrero

Docente-Responsabile Culturale Università Sudcolombiana

-Edén Félix Nieto

Docente Dipartimento de Scienze Giuridiche e Sociali Università di Caldas

-Juliana Acosta López de Mesa

Docente Dipartimento di Lettere e Filosofia Università Autonoma di Manizales

-Jorge Alejandro Flórez Restrepo

Docente Dipartimento di Filosofia Università di Caldas

-Liliana García Barco

Docente del Programma di Scienza di Base Università Colegio Mayor di Cundinamarca

-Néstor Férnando Méndez Hincapié

Docente Dipartimento di Fisica Università Pedagogica Nazionale

-Juan Manuel Martínez

Docente Dipartimento di Lettere e Filosofia Università Tecnologica di Pereira

-Liliana Molina González

Professoressa Istituto di Filosofia Università di Antioquia

-Edison Marulanda Peña

Professore Dipartimento di Lettere e Filosofia Università Tecnologica di Pereira

-Carmen Fonseca

Professoressa Dipartimento di Fisica Università Pedagogica Nazionale

-Mónica Jaramillo Ocampo

Professoressa Cattedratica Dipartimento di Filosofia Università di Caldas

-Heriberto Santacruz Ibarra

Professore in pensione Dipartimento di Filosofia Università di Caldas

-Claudia Clavijo Cruz

Professoressa de alemán Dipartimento di Lingue Straniere Università Nazionale di Colombia, sede Bogotá

-Nohora García

Professoressa associata, FCE-Università Nazionale de Colombia

-Liliana Ruiz

Professoressa associata Università Militare Nueva Granada

-Mery Constanza García Vargas

Professoressa associata Università Nazionale di Colombia, sede Bogotá.

-Helga Duarte

Professoressa Università Nazionale de Colombia

-Adriana González Gil

Professoressa Titolare Istituto di Studi Politici Università di Antioquia

-Carlos Arturo Saldarriaga Cortés

Docente Università Tecnologica di Pereira

-Julian Andres Cuellar Argote

Professore Associato Dipartimento di Scienze Sociali e Giuridici di Scienze Politiche Università del Tolima

-Juan Guillermo Hernández Lombo

Docente Cattedratico Programma di Scienze Politiche Università del Tolima

-Alejandro Chindoy Chindoy

Docente del Programma di Diritto Università Cattolica Luis Amigó

-Alejandro Guzmán

Docente del Programma di Diritto Università di Caldas

-Víctor Hugo Ochoa Góme

Docente del Programma di Diritto Università Cattolica Luis Amigó

-Laura Bustos

Docente del Programma di Diritto Fondazione Universitaria dell’Area Andina

-Andrés Felipe Quintero

Docente del Programma di Diritto Università Cattolica Luis Amigó

-Melissa Ríos Sarmiento

Docente del Programma di Diritto Università Libera di Colombia

-Julián Andrés Castaño Duque

Docente del Programma di Diritto Università Cattolica Luis Amigó

-David Andrés Díez

Docente del Programma di Diritto Università Cattolica Luis Amigó

-Carlos Eduardo Saraza

Docente del Programma di Diritto Fondazione Universitaria dell’Area Andina

-Alejandra del Rocio Bello Urrego

Dipartimento di Scienze Sociali e Giuridiche Programma di Scienze Politiche Università del Tolima

Traduzione dallo spagnolo di Manuela Donati. Revisione: Silvia Nocera