C’erano anche i familiari di alcune delle vittime in due cerimonie commemorative che il Comune di Bogota’, la capitale della Colombia, ha organizzato per ricordare e allo stesso tempo chiedere scusa ai parenti delle dieci persone che hanno perso la vita per mano delle forze dell’ordine negli ultimi giorni.
All’origine della mobilitazione, indetta per protestare contro l’uso eccessivo della forza da parte della polizia, la morte di Javier Ordonez, avvocato 46enne ucciso mentre era in custodia delle forze dell’ordine di Bogotà mercoledì scorso.
Due i momenti pubblici che hanno avuto luogo ieri. Uno, denominato Acto de Perdon y Reconciliacion, in una delle piazze centrali della città, e uno nel quartiere di Verbenal, dove sono morte tre delle dieci persone uccise negli scontri. Presenti, tra gli altri, la sindaca Claudia Lopez e rappresentanti della Chiesa.
“Chiediamo giustizia, perché molti crimini sono rimasti senza responsabile e non vogliamo che questo crei altra violenza” ha detto il fratello di una delle vittime, Angie Baquero.
Lopez ha invece sottolineato che l’iniziativa e’ stata organizzata “per riconoscere la verità di quanto avvenuto e il dolore delle famiglie” e ha chiesto scusa, evidenziando “che il tutto è avvenuto nonostante le istruzioni a non usare armi letali” impartite dal Comune.
Nel corso di una delle celebrazioni uno dei presenti ha aggiunto un cartellino con scritto “Ivan Duque” a una sedia vuota tra le prime file: un riferimento all’assenza del capo dello Stato, che pure era stato invitato.