Chi vuole sposarsi con un’insegnante e avere, incluso nel pacchetto:
Una donna di potere (giuro che troverò un’altra parola), femminista, antirazzista e attivista?
Che porta la maglietta #elenão, #sosamazonia, #vidasnegrasimportam e #quemmatoumarielle?
Che non scende in strada solo per colpa della pandemia, ma smuove i social, organizzando efficaci reti di protezione?
Chi vuole il pacchetto completo?
Una caterva di attività da correggere il fine settimana, lezioni da preparare, saggi da scrivere e ancora essere la superstar delle lezioni online, in remoto o come le si vuole chiamare? Una donna che già si presenta con una parte del cuore occupata da decine (centinaia) di alunni con i loro dubbi, paure, sogni e aspettative. E in più si preoccupa per ognuno di loro. Da quelli che hanno internet a quelli che non hanno neanche il cellulare – questi alunni esistono, lo sapevi?-
Chi vuole il pacchetto completo?
Una donna che abita da sola, per scelta, o che si porta dietro suo figlio, nel suo percorso, condividendo le allegrie e anche le pulizie di casa, la tavola e la cucina? Una donna che ha imparato ad amare stare da sola – che i maschilisti di turno insistono a chiamare solitudine – ne sa di politica, ascolta la MPB (Música Popular Brasileira, N.d.T.), balla felice e insegna ai suoi alunni temi della vita e dei diritti umani, con le canzoni del funk urbano e della cultura di periferia?
Chi vuole il pacchetto completo?
Una donna che, quando riflette, beve il suo gin o il suo vino, pagati di tasca propria; magari un tè al limone siciliano con lo zenzero, accompagnato con un biscotto integrale. Non c’è l’etichetta, e neanche il manuale di istruzioni. Fa quello che ha voglia di fare e quando ne ha voglia. Fregandosene di qualunque opinione che non venga con sincerità e direttamente dal cuore.
Chi vuole il pacchetto completo?
Chi lo vuole?
Una donna che legge, scrive e riscrive la propria vita, seguendo i suoi principi e i suoi valori, basati sul “nuovo normale” che ha scoperto molto prima dell’isolamento sociale. Una nuova donna che si distingue perché vuole meno quantità e più qualità. Che sfrutta il suo irrealistico e ingiusto stipendio per viaggiare quando ha le ferie e conoscere un mondo infinitamente più grande del nostro piccolo mondo.
La questione non è neanche chi la vuole sposare…
La domanda è:
Chi accompagna un’insegnante-donna di queste?
Di Vera L. S. S. Gregório*
Traduzione dal portoghese di Raffaella Piazza. Revisione: Silvia Nocera
* Pedagogista, Docente, Specialista e mediatrice di EaD, Maestra di Cognizione e Linguaggio.