6 giugno 2020, ore 15.00, sit-in in Piazza Castello (TO)
in solidarietà alle lotte degli afroamericani.
La morte di George Floyd ha rappresentato l’ennesimo apice di una storica violenza di matrice razzista perpetrata dalla polizia degli USA nei confronti di persone afroamericane. La sistematica violenza a matrice razzista nei confronti delle persone afroamericane da parte della polizia statunitense è giunta ancora una volta all’apice con la morte di George Floyd.
Da ogni angolo degli USA si alza una voce fortissima e feroce: no justice, no peace, no racist police! Gli eventi in corso rappresentano la situazione drammatica vissuta dalla comunità afroamericana, ossia da coloro che sono quotidianamente costretti a vivere in una condizione di subalternità e che comprensibilmente esasperati hanno deciso di mobilitarsi ancora una volta per chiedere giustizia e libertà.
Consapevoli delle strutturali differenze storiche e politiche tra la causa afroamericana negli Stati Uniti e quella antirazzista in Italia, ci uniamo alle proteste e le supportiamo, pur astenendoci dal giudicare le variegate sfaccettature che tali rivendicazioni stanno assumendo negli Stati Uniti, poiché consapevoli delle strutturali differenze storiche e politiche esistenti il contesto statunitense e quello italiano – differenze che inevitabilmente impattano la forma che tali rivendicazioni assumono. Siamo qui oggi per fare leva sui denominatori comuni: ci identifichiamo nell’antirazzismo e ci opponiamo all’abuso di potere.
Infatti, il razzismo permea anche le istituzioni italiane: il razzismo istituzionale, l’abuso di potere e le altre forme di discriminazione nei confronti delle fasce sociali più deboli sono una parte consistente del nostro tessuto sociale. Non possiamo non sottolineare la situazione dei CPR, luoghi di tortura e disumanità, né possiamo trascurare l’esistente sistema del caporalato a cui sono sottoposti migranti senza diritti e senza la possibilità di rivendicarli. Le persone costrette a convivere con un’identità permeata dalla subalternità sono tante, poiché tante sono le minoranze ancora oggi prive di fondamentali diritti e libertà nel mondo e in Italia.
Siamo attiviste e attivisti che chiedono giustizia su alcuni temi fondamentali. Chiediamo che il governo si impegni nella causa antirazzista, condannando pubblicamente gli atti della polizia USA e quelli commessi in Italia e che impegni a rendere il nostro paese più inclusivo, accogliente e solidale – tramite l’abrogazione dei decreti sicurezza, l’eliminazione dei CPR, il riconoscimento della cittadinanza a chi nasce e cresce in Italia. Chiediamo che ogni tipo di discriminazione venga eliminata e che le istituzioni si impegnino pubblicamente a contrastare l’odio di matrice razziale in tutte le sue forme e manifestazioni.
Siamo persone che, in collaborazione con realtà del territorio, intendono parlare all’unisono, dando voce a chi non ne ha e non lasciando così ulteriore spazio a chi istiga l’odio e pratica qualsiasi forma di violenza nei confronti delle minoranze nel nostro paese. Riguardo al proposito di dare una voce alla piazza nel senso più inclusivo ed ampio, chiediamo a chi vorrà partecipare di indossare vestiti di colore nero così che la piazza stessa diventi un’immagine impattante, una rappresentazione di sé.
Con questo evento ricordiamo George Floyd in America, Soumaila Sacko in Italia e tutte le persone vittime dell’odio razziale.
Contro ogni forma di discriminazione e razzismo noi manifestiamo.
Il sit-in si svolgerà nel rispetto delle attuali misure di contenimento del Covid-19; invitiamo dunque tutt* i partecipanti ad utilizzare la mascherina e a rispettare il distanziamento sociale di 1,5 metri per l’intera durata dell’evento.
Auspichiamo nella collaborazione di tutt* per la buona riuscita dell’evento.
Per informazioni https://www.facebook.com/events/284462199255368/