Il pastore Norbert Valley (nella foto tratta dal portale chiesaevangelica.ch), condannato in primo grado per aver dato vitto e alloggio a un richiedente asilo del Togo la cui domanda era stata respinta dalle autorità svizzere, è stato finalmente assolto il 12 marzo dopo un procedimento giudiziario lungo tre anni.
Il pastore Valley era stato fermato il 12 febbraio 2017 al termine della celebrazione del culto della Chiesa evangelica dell’Arco giurassiano a Le Locle, nel cantone di Neuchâtel, con l’accusa di aver violato la legge federale sugli stranieri, che punisce con una pena detentiva fino a un anno o pecuniaria “chiunque, in Svizzera o all’estero, facilita o aiuta a preparare l’entrata, la partenza o il soggiorno illegali di uno straniero”.
Nell’agosto 2018, in primo grado, il pastore Valley era stato condannato a una multa di 1.000 franchi, con la sospensione condizionale, e al pagamento di spese giudiziarie pari a 250 franchi.
Secondo Amnesty International Svizzera, attualmente sono in corso appelli contro 972 condanne in primo grado per azioni solidali come quelle del pastore Valley.