La nave saudita Barhi Yanbu ha attraccato la mattina di lunedì 17 febbraio verso le 11 al molo Gmt del porto di Genova, nonostante la protesta di organizzata dal Collettivo autonomo dei lavoratori portuali, a cui si sono uniti il coordinamento delle sinistre di opposizione di Genova (Partito Comunista dei Lavoratori, Sinistra Anticapitalista, Resistenze Internazionali, Rifondazione Comunista), Amnesty International, Emergency e i sindacati Usb e Si.Cobas.
Si afferma che la nave trasporta solo materiale civile, ma secondo gli organizzatori della protesta al suo interno ci sono armi ed esplosivi destinati alla guerra in Yemen.
La protesta ha toccato in queste settimane diverse porti europei, a partire da Bilbao con la campagna basca “La guerra empieza aquì (la guerra inizia qui)” e ha coinvolto anche Catania, dove oggi si è tenuto un flash mob nel porto di fronte alla nave CP 941 Diciotti. Come spiegato in un post della Rete Antirazzista Catanese, gli attivisti in divisa militare hanno costruito una “Barhi Yanbu” in cartone, al cui interno c’erano scatole piene di armi, mentre altri mostravano lo striscione “Porti chiusi alla guerra e aperti ai migranti”, per poi distruggere simbolicamente i cartoni con le armi e la nave della morte.