Pressenza è « un progetto che cresce ». E’ quanto riconosciuto domenica a Bologna in occasione dell’incontro presenziale degli autori della redazione italiana della nostra agenzia internazionale di stampa.
A sostenerlo non solo Luca e gli altri quattordici autori presenti provenienti anche da Torino, Milano, da Napoli, dalla Toscana e dalla Sicilia, ma gli stessi numeri. Nel 2019, sono state 3.048.396 le “pagine uniche visualizzate” globali rispetto alle 1.515.667 dell’anno precedente. In particolare, quelle della redazione Italia, sono cresciute da 497.795 a 974.659.
Ed è anche – ha precisato Murat – « da poco stata attivata l’edizione nella nona lingua, quella turca ». Edizione che puoi scoprire nell’apposita sezione.
Ma prima che di numeri, Pressenza è un insieme di donne ed uomini che, volontariamente, senza compenso alcuno, mettono a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze al servizio del lettore.
Ma non solo. Pressenza rappresenta, ha ricordato Anna, un necessario ed importante « collegamento tra il giornalismo indipendente e gli attivisti ».
E’ anche grazie a questo collegamento che – ha sostenuto Pasquale durante l’incontro – l’Agenzia Pressenza è divenuta il luogo di « creazione / veicolo di nuovi contenuti » certamente utili nella prospettiva del cambiamento del sistema. Agenzia di stampa che, Antonio, magari esagerando un po’, ha sostenuto come essere « l’unica con visione nazionale ed internazionale ». Certamente, comunque, veicolo di « notizie che non trovi altrove ». Un luogo, negli intenti almeno, di presentazione sia di notizie di denunzia che di iniziative che infondono speranza.
Tutto ciò, ha aggiunto Olivier, perché « il cambiamento parte dalla base sociale ». In tal senso, per essere ancora più vicini ai luoghi di impegno sociale, alle periferie, Pressenza è da tempo impegnata nell’istituzione di redazioni locali. Dopo quelle di Milano e Torino, si è appena costituita quella di Bologna e punti di contatto sono presenti in altre città.
Naturalmente, l’intento dell’incontro non era quello meramente auto-celebrativo ma, piuttosto, quello di umanizzare un’attività spesso svolta a distanza, con conoscenze solo virtuali tra i singoli autori, nonché di organizzare sempre meglio il lavoro e ipotizzare successivi sviluppi del progetto editoriale.
Uno sviluppo che, tuttavia, non potrà fare a meno dell’ingresso di nuovi volontari nel progetto. Traduttori, addetti alla pubblicazione dei comunicati, social media manager (con particolare attenzione a Twitter ed Instagram), fotografi, videomaker sono alcune delle figure necessarie.
Figure non solo utili ad incrementare la copertura delle notizie sul sito web, ma anche altri strumenti di comunicazione digitale quale, ad esempio, il canale Youtube cui ha già dato un importante input Dario. Non meno utile appare approcciarsi allo strumento delle Instagram Stories per non trascurare la fascia di potenziali fruitori under 24 che oggi rappresenta globalmente il 9,13 % di pubblico ma solo il 5,59 % in Italia. Non è da escludersi, infine, volontari permettendo, una sperimentazione nel campo della diffusione audio tramite i cosiddetti Podcast.
A fine pomeriggio, al termine dell’incontro, gli autori di Pressenza si sono poi dati appuntamento a Roma, dove, il prossimo 5-6 e 7 giugno, si svolgerà il Forum Umanista.