Armi chimiche: confermato l’uso da parte della Turchia contro il Rojava
Il laboratorio Wessling in Svizzera ha rivelato un’anormale presenza del fosforo bianco su un campione di pelle di un combattente curdo, ferito nell’attacco turco contro la città di Serekaniye.
L’Amministrazione autonoma della Siria del Nord-Est ha presentato lunedì i risultati delle analisi del laboratorio svizzero a Parigi, confermando che l’esercito turco ha usato bombe al fosforo durante gli attacchi di ottobre-novembre 2019.
Il rapporto ha concluso: “Il tipo di lesione (ustioni chimiche), oltre all’altissima quantità di fosforo presente nel campione, dimostra che è stato utilizzato il fosforo (munizioni al fosforo bianco)”.
Il dottor Abbas Mansouran, che ha curato le vittime del bombardamento turco durante la battaglia di Serekaniye, assieme al portavoce delle YPG, Nuri Mahmoud e al rappresentante dell’Amministrazione autonoma, Khaled Issa, ha confermato che la Turchia ha preso di mira più di 30 civili disarmati, compresi bambini, con queste armi proibite a livello internazionale.
Fonte: Rojava Resiste