Il commento di Taglia le ali alle armi agli annunci del Governo, che si potranno analizzare compiutamente solo dopo diffusione dei testi ufficiali del DDL
Dopo gli annunci del Governo di Matteo Renzi relativamente alle coperture dello sgravio fiscale IRPEF la campagna “Taglia le ali alle armi” (che dal 2009 si batte contro l’acquisto dei caccia F-35) così commenta l’annuncio di possibile decurtazione di 150 milioni del programma italiano per i cacciabombardieri JSF:
· Riteniamo quantomeno esagerato (se non fuorviante) parlare di “revisione” considerando che si tratterebbe di una decurtazione che corrisponde a poco più dell’1% del costo totale del programma.
Per tutti questi motivi la decisione illustrata ieri dal Governo (in un quadro che vede la mancanza di molti dettagli fondamentali, e quindi molta indeterminatezza) non si può considerare un vero “cambio di verso” sulla questione dei caccia F-35. La decisione presa si configura piuttosto come un tentativo di recuperare indiscriminatamente fondi per coprire altri interventi economici, senza andare a fare un ragionamento profondo e complessivo sulle enormi ed inutili spese militari.
Ancora una volta, come già recentemente, la Campagna “Taglia le ali alle armi” richiede un incontro al Presidente del Consiglio Matteo Renzi in cui illustrare (dati ed analisi alla mano) i motivi seri, concreti e profondi che ci portano a richiedere la cancellazione dell’acquisto dei caccia F-35.
La campagna continuerà quindi la propria azione, recentemente rilanciata dall’appello “Cambiamo davvero verso: diamo le ali al lavoro e alla spesa sociale, teniamo a terra i caccia F-35“ sottoscritto da diversi esponenti del mondo della cultura, del cinema, dello spettacolo, della stampa italiana. La nostra posizione è chiara: cancellare il programma di acquisto degli F-35 sarebbe oggi una scelta davvero popolare ma dal Governo e dal Parlamento arrivano segnali discordanti e contraddittori, dichiarazioni e prese di posizione che un giorno sono incoraggianti e il giorno dopo riconfermano gli errori degli ultimi anni.
Chiediamo al Governo e al Presidente del Consiglio di non tergiversare e fare una scelta chiara: dicano No agli F-35, scelgano di far decollare il lavoro e di mettere le ali ai diritti sociali.