Mondo Senza Guerre e Senza Violenza Internazionale, condanna fermamente attacchi unilaterali perpetrati nei giorni scorsi contro l’Iran dagli Stati Uniti sotto il Presidente D. Trump, portando l’intera area ad un’escalation di violenza.
L’attacco selettivo a Baghdad in cui il generale Soleimaní è stato ucciso insieme al vice-presidente delle milizie sciite irachene, Abu Mahdi al Mohandes e il nuovo attacco a un convoglio di leader della milizia sciita Hashid Shaabi complicherà ulteriormente la difficile situazione del Medio Oriente con imprevedibili effetti collaterali in tutto il mondo.
Le parole contraddittorie twittate dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump: “Noi abbiamo agito ieri sera per fermare una guerra. Non agiamo per iniziare una guerra”, sono seriamente irresponsabili e mostrano una particolare mancanza di senso di responsabilità, ancora di più quando il Pentagono invierà immediatamente altri 3.500 soldati e la nuova forza si aggiungerà ai 750 già inviati nei giorni scorsi, per rinforzare le 5.200 truppe che si trovano regolarmente di stanza in Iraq.
Contro questo, ci sono le tiepide reazioni dell’ONU e delle altre potenze occidentali.
Il Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres ha detto venerdì 3 gennaio 2020 che “il mondo non può permettersi un’altra guerra nel Golfo Persico… Questo è un momento in cui i leader della terradevono esercitare la massima moderazione”, per timore che la situazione degeneri in un un’area afflitta da anni da conflitti interni.
Da parte sua, l’Iran ha anche avvertito il Consiglio di Sicurezza dell’ONU che risponderà all’omicidio di Soleimaní, che considera un “atto criminale” e un “esempio di terrorismo di Stato” e come previsto lo sta già dimostrando.
Forse vale la pena ricordare che nel novembre 2019 l’Iran ha annunciato la scoperta di un giacimento petrolifero che contiene più greggio di tutto il sottosuolo degli Stati Uniti.
Da Mondo senza Guerre e Senza Violenza e mentre è in corso la 2a Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza dove molti dei suoi membri sono coinvolti durante tutto il suo percorso, vogliamo trasmettere questo messaggio: “Abbassare le tensioni internazionali è ciò che aprirà il futuro dell’umanità. È il momento che i cittadini chiedano ai loro politici di risolvere i problemi e non di aumentarli”.
Ecco perché MSG sostiene le mobilitazioni di questi giorni negli Stati Uniti e fa parte della coalizione di molte altre organizzazioni pacifiste per opporsi a una guerra contro l’Iran e invita tutti i gruppi pacifisti e nonviolenti a fare lo stesso in tutti i luoghi possibili.
D’altra parte, in considerazione del pericolo ancora maggiore in questa situazione di tensione, come associazione membro dell’ICAN continuiamo a promuovere la firma del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari (TPAN), partecipando attivamente alla campagna per sensibilizzazione e raccolta di sostegno parlamentare e municipale.
Dobbiamo esigere il rapido rispetto di questa disposizione in difesa dell’umanità, poiché “Il nostro destino è un destino comune. Il destino sarà determinato dalle nostre intenzioni, decisioni e azioni attuali”.
Conflitto Iran-USA: esigiamo la risoluzione dei problemi non la loro complicazione
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