L’Algeria ha chiesto la convocazione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU per discutere della situazione a Gaza. “L’esecuzione dei 15 soccorritori a Rafah e l’uso della fame come arma da guerra – si legge nella richiesta di convocazione algerina – sono sviluppi gravi che non possono passare in silenzio”. La riunione sarà svolta oggi ora di New York.

Il Consiglio per i diritti umani dell’ONU, con sede a Ginevra, ha condannato Israele per la ripresa dell’offensiva militare in violazione della tregua e per il blocco degli aiuti umanitari, che si configura come uso della fame come arma da guerra. Israele deve assumersi le sue responsabilità nell’impedire un genocidio a Gaza.

La risoluzione condanna “l’uso della fame imposta ai civili come mezzo di guerra” e invita tutti i Paesi ad “adottare misure immediate per impedire il continuo sfollamento forzato dei palestinesi nella Striscia di Gaza o la loro deportazione fuori di essa”. La risoluzione esprime anche “profonda preoccupazione per le dichiarazioni di politici e funzionari israeliani che equivalgono a incitamento al genocidio” e sollecita Israele a “assumersi la propria responsabilità legale per prevenire il genocidio”.

La risoluzione emessa mercoledì invita i Paesi a bloccare le forniture a Israele di attrezzature militari e invita anche il comitato d’inchiesta formato per esaminare le violazioni commesse durante la guerra ad ampliare l’ambito delle sue indagini per includere “il trasferimento o la vendita di armi, munizioni, pezzi di ricambio, componenti e materiali a duplice uso, direttamente e indirettamente a Israele”.

La risoluzione è stata approvata con 27 voti a favore e 4 contrari (Germania, Repubblica Ceca, Etiopia e Macedonia del nord).