Venerdì 4 aprile, anniversario della fondazione della NATO (Alleanza Atlantica), si è tenuto un presidio antimilitarista davanti l’opificio della LEONARDO spa in via Villagrazia alla Guadagna a Palermo.
Lo scopo del presidio è stato quello di tenere acceso il riflettore sulla Leonardo spa di Palermo che alla Guadagna sviluppa e produce sistemi elettronici in campo militare per droni, aerei, navi, missili, artiglieria e ordigni spaziali usati nelle guerre in corso che provocano distruzione e morte, in particolare in Ucraina e in Medio Oriente, in Congo, in Sudan, nel Sahel…
Nel corso del presidio si sono alternati al microfono diversi oratori che hanno puntualizzato come dallo scoppio della guerra in Ucraina stiamo assistendo ad un crescente riarmo a livello mondiale dagli esiti imprevedibili. Lo stanziamento di 800 miliardi di euro deciso dall’Unione Europea per spese militari (con inevitabili tagli ai fondi per sanità, scuole, servizi sociali, sostegno alla povertà, che faranno crescere l’ingiustizia sociale e aumentare i disagi e la precarietà nelle nostre vite) sarà destinato all’industria bellica e della morte e la Leonardo spa è il maggiore gruppo industriale italiano che beneficerà di questa pioggia di denari.
Dal microfono è stato denunciato come il sostegno al riarmo sia stato votato anche da buona parte dei parlamentari europei del PD che stavano in piazza del Popolo a Roma il 15 marzo in sostegno dell’Unione Europea.
Durante il presidio alla Leonardo spa è stato ribadito il netto rifiuto dell’industria bellica che fa affari da miliardi creando morte e distruzione. I manifestanti hanno esternato una chiara contrapposizione alla guerra, alla cultura della guerra che viene fomentata dai governi che in nome della patria, della religione, degli interessi dei capitalisti soffiano su focolai di vendetta e di odio, per annientare i “nemici”, uomini, donne, bambini, massacrati per l’interesse e il profitto.
Nel giorno anniversario della fondazione della NATO sono stati esternati chiari obiettivi per unificare il movimento antimilitarista: 1) la chiusura delle fabbriche della morte, a partire dalla Leonardo spa, e la loro riconversione in fabbriche della pace e del benessere; 2) contro ogni guerra; 3) contro ogni imperialismo (americano, europeo, cinese, russo, ecc.); 4) contro la NATO, alleanza guerrafondaia e di dominio; 5) per la chiusura delle basi militari USA e Nato a partire da Sigonella a Catania e dal MUOS di Niscemi; 6) contro il genocidio del popolo palestinese; 7) contro il Governo Meloni che sostiene il regime sanguinario e genocida sionista israeliano; 8) per la solidarietà internazionalista ai popoli oppressi dai conflitti in almeno 46 teatri di guerra, in particolare in Ucraina, in Palestina, in Siria, nel Sudan, in Yemen, in Congo; 9) per il pieno sostegno ai disertori di tutte le guerre (ucraini, russi, israeliani, ecc.); 10) per un Mondo di libere/i e uguali, senza guerra, senza frontiere, senza eserciti, senza oppressione e sfruttamento.
I prossimi appuntamenti del movimento antimilitarista sono l’assemblea unitaria di giovedì 10 aprile alle 17 al circolo Tavola Tonda ai Cantieri Culturali della Zisa a Palermo, e la mobilitazione del 18 aprile pomeriggio a Niscemi (Cl) contro il MUOS.







