Oggi a Firenze si sono incontrate le lotte: due cortei, uno segue l’altro, perché c’è coerenza e convergenza.

In piazza, partenza dal cantiere in via Mariti che ancora parla di morti sul e per lavoro, Gigi del comitato No comando Nato parla dell’ “estrema disperazione per trovare la via di uscita dalla frammentazione verso un soggetto politico collettivo che tenga insieme obiettivi coerenti”.

Gina del coordinamento regionale salute ambiente sanità rimarca l’importanza di lottare contro una economia di guerra che privatizza la sanità pubblica, ricordandoci che l’intelligenza artificiale che ora potentemente sta entrando nella sanità vede Israele primo paese esportatore di questo disumano sistema di presunta cura.

Edoardo di Firenze per la Palestina rimarca l’importanza di collegare il sostegno al popolo palestinese ed una manifestazione che intende opporsi ad un comando nato e alle politiche di guerra.

E così Tatiana per i comitati ambientali del Mugello ed insieme per Rifondazione Comunista: “dobbiamo rendere l’ambiente resiliente, non spendere soldi in armi”.

Così Gaia del partito dei Carc: lo chiamiamo il “mese rosso ” questo aprile in cui dobbiamo liberarci da Nato, imperialismi, sionismo”.

E la giornata non finisce, ci trova in tanti tantissime ancora in marcia a Campi Bisenzio insieme con il collettivo di fabbrica ex Gkn, per le lotte per la pace che non si realizza se non attraverso il disarmo, il lavoro, la sanità pubblica, l’ambiente. Siamo Lotta convergente.

Foto di Cesare Dagliana

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