“La follia della politica commerciale americana, con i dazi voluti da Trump, non è un caso isolato: è il segnale che la globalizzazione è finita. E mentre il mondo si chiude in nuove logiche economiche continentali, la Toscana ha l’occasione storica di riprendersi il proprio ruolo di terra produttiva, agricola, autosufficiente e fiera delle sue radici.”

Lo dichiara Eros Tetti, portavoce di Europa Verde Toscana, che rilancia la sua proposta di una rivoluzione agroalimentare e culturale locale, capace di trasformare la crisi globale in una rinascita per i territori.

“Se gli americani vogliono mangiare wurstel, patatine e Coca – continua Tetti – noi rispondiamo con testaroli, ribollita, ortaggi e formaggi delle nostre montagne, Brunello, Chianti, parmigiano e prosciutto San Daniele. Il nostro patrimonio alimentare non solo è più sano, ma è anche una risposta concreta ai dazi e alla dipendenza dall’estero.”

“Qualche anno fa ho lanciato la campagna social ‘Io Compro Toscano’ a cui hanno aderito oltre 100000 persone – prosegue – oggi è arrivato il momento di trasformare quella visione in una politica pubblica strutturale: educazione alimentare, sostegno a fondo perduto ai giovani agricoltori, e una filiera corta che porti il cibo toscano sulle tavole dei toscani.”

Europa Verde Toscana propone un grande piano di recupero della montagna e dell’alta collina, per rimettere a coltura terre abbandonate, risanare il territorio e rilanciare l’agricoltura sostenibile: “È questa la vera opera pubblica che serve: campi coltivati, oliveti, vigne, serre, aziende agricole vive. Non pannicelli caldi, ma contributi veri e coraggiosi, specie alle aziende giovani e femminili.”

Infine, un appello al Presidente della Regione: “Chiediamo di rendere concreta la sua visione di ‘Toscana Diffusa’: non solo borghi e castelli, ma anche terra, semi, mani che lavorano e comunità che vivono grazie a un’agricoltura nuova, ecologica e radicata.”

“Trump non fa sconti, il futuro ce lo costruiamo da soli, qui, adesso, insieme.”