Riceviamo e pubblichiamo da ‘Comune.info’ questo interessante articolo di Andrea Guerrizio

“Scaduto il termine per presentare la propria candidatura, mentre in tutta Italia stanno avendo luogo gli incontri di selezione dei candidati, il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale ha pubblicato un report statistico sull’ultimo bando dedicato al servizio civile.

Ne esce un quadro interessante.

Il primo dato rilevante è che a fronte di 61.687 posti messi a bando, le candidature sono state 135.057, con un rapporto quindi di 2,18 domande per posizione, per di più con un incremento del 18,6% rispetto allo scorso anno.

Dunque il Servizio Civile attrae i giovani e questo conferma che la richiesta di stabilizzazione delle risorse finanziarie garantite dal governo per questo istituto portata avanti da alcuni dei principali enti promotori del Servizio civile universale attraverso la campagna www.quantovaleilfuturo.it va nella giusta direzione.

Per quanto riguarda l’analisi di genere, perdura la prevalenza di candidate, con il 61,9 a fronte del 38,1% di candidati, come si mantiene ampiamente significativa l’elevata concentrazione di domande in Campania, Sicilia e Puglia, che da sole superano il numero di posizioni nazionali; lo scarto maggiore in termini percentuali tra domande presentate e posti disponibili riguarda però i progetti di Servizio Civile all’Estero: a fronte di 1358 posizioni disponibili, le candidature sono state 5519, il 306%.

La possibilità dunque di vivere un’esperienza solidale di conoscenza e condivisione in realtà dalla violenza della diseguaglianza economica è cercata dalle giovani e dai giovani con grande interesse e disponibilità a mettersi in gioco.

Molto da lavorare invece ancora sul fronte dell’inserimento dei giovani di cittadinanza non italiana in progetti in Italia: le domande di cittadini non italiani pesano per il solo 2,5% del totale.

Alta infine la percentuale di domande presentate per i posti riservati a “Giovani con Minori Opportunità”, il 18% del totale; la stragrande maggioranza di queste (il 91%) riguarda i giovani in condizioni di disagio economico, che all’opportunità formativa ed esperienziale offerta dal Servizio Civile aggiungono sicuramente anche l’occasione di un piccolo supporto economico per qualche mese.

Ma non è solo questione di numeri ovviamente, questi numeri sono vite, sono storie che cercano un incontro e una strada da percorrere insieme.

Il Servizio Civile è un istituto, in ambito pubblico, unico nel panorama delle proposte di cittadinanza, di pace e di crescita offerte ai giovani da più di cinquant’anni: l’impegno all’interno di interventi finalizzati alla tutela del bene comune, alla protezione e al sostegno delle persone fragili, alla tutela dei beni ambientali e del patrimonio storico e artistico, all’educazione, alla promozione dei diritti umani e alla cooperazione tra i popoli è una scuola viva di radicamento dei principi costituzionali e di costruzione della pace positiva, un istituto che fonda il processo di apprendimento sull’esperienza, che forma giovani cittadini capaci di assumersi responsabilità e di impegnarsi per le comunità.

Questi numeri sono significativi, ma è necessario non mollare e mettere invece in atto azioni sempre più mirate ed efficaci per favorire la partecipazione dei giovani, che significa non solo investire risorse ma anche diffondere tra i giovani la conoscenza del servizio civile, rafforzandone la promozione attraverso accordi con le scuole e le università e azioni di orientamento, e facilitare i processi di accesso per superare l’attuale modello concorsuale che rappresenta un ostacolo all’inclusione, sia per gli enti che per i giovani.”