Firma anche tu l’appello contro la guerra, trasformiamo la piazza del 5 aprile in un movimento di massa.
Contro la guerra, contro le politiche dell’Europa. Che la piazza del 5 aprile lanci un movimento di massa.
La città futura, 23/03/2025

Negli ultimi tre anni, noi firmatari di questo Appello, come innumerevoli altri cittadini e cittadine, abbiamo vissuto in un clima paranoico dominato da russofobia, razzismo, islamofobia, bellicismo. La guerra in Ucraina ha prodotto, per volontà delle classi dirigenti europee, una spaventosa impennata dei prezzi, senza il corrispettivo aumento di salari, stipendi e pensioni.

Il balzo in alto dei costi delle materie prime è stato causato dalle folli politiche anti-russe degli Stati europei. Ma nonostante un gigantesco dispendio di fondi, per armare l’esercito dell’Ucraina, e per sostenerne l’economia già fallita, la guerra ha solo prodotto centinaia di migliaia di morti, su entrambi i fronti, portando alla facilmente prevedibile sconfitta di Kiev, e alla perdita di territorio a favore della Russia.
Volgendo lo sguardo a Sud, gli accadimenti in Palestina hanno rivelato tutta la ferocia di cui è capace questo Occidente in crisi, economica e di egemonia, assetato di sangue e di profitto tanto da sacrificare persino le più basilari norme dei diritti umani.

Di fronte a questo colossale fallimento della azione e della ideologia occidentale, la classe dirigente europea e italiana ci propone un piano di riarmo a tappe accelerate che saremo costretti a pagare con un ulteriore smantellamento dello stato sociale, una nuova riduzione dei salari e l’accettazione della guerra come un fatto “normale”, ivi compresa la guerra atomica.

In questa situazione di estremo pericolo, e di fronte allo strapotere mediatico dei signori della guerra, ogni iniziativa che si ponga decisamente contro il riarmo ed in difesa dei diritti sociali, politici e civili va sostenuta e moltiplicata. La piazza romana del prossimo 5 aprile, convocata dal Movimento Cinque Stelle, non può essere vista come una semplice iniziativa, seppur lodevole, di un partito. L’opposizione alle politiche belliciste, affamatrici delle popolazioni e pericolosamente promotrici di una vera e propria “guerra dei mondi”, è ben più estesa della platea costituita dai militanti di quel partito.

Le politiche di guerra (all’insegna dell’insopportabile, quanto pericoloso “si vis pacem, para bellum”) mettono a repentaglio la sopravvivenza dell’intero Pianeta, considerando gli armamenti nucleari disponibili in Russia, Usa e in minor misura, in altri Paesi che fatalmente sarebbero coinvolti in un conflitto mondiale, perché la guerra alla Federazione Russa caldeggiata da von der Leyen e complici, a questo ci sta conducendo.

Inoltre, queste politiche belliciste danneggiano pesantemente la nostra condizione materiale e la nostra libertà di espressione. I primi a farne le spese saranno i nostri figli e nipoti che non avranno la possibilità di fruire di strutture e servizi scolastici degni, di un servizio sanitario adeguato, e degli stessi diritti civili che il governo Meloni sta drasticamente riducendo, mirando ad azzerarli. La guerra nasconde la verità e uccide i diritti.

Per tutte queste ragioni, noi proponenti di questo Appello, affermiamo che, al di sopra delle differenze di impostazione, sia necessario e anzi urgente trasformare una manifestazione indetta da un singolo partito in una mobilitazione di massa. Perciò invitiamo tutti coloro (lavoratori, impiegati, pensionati, studenti, inoccupati) che condividono le nostre preoccupazioni, le organizzazioni sindacali e politiche, il mondo associazionistico, che hanno a cuore le sorti dell’Italia, dell’Europa e del mondo a trasformare la piazza romana del 5 aprile in una manifestazione corale, che sia il lancio di un movimento di massa contro il delirio guerrafondaio solleticato da giornalisti irresponsabili e intellettuali stanchi, ansiosi di protagonismo.

Angelo D’Orsi Storico
Elena Basile Ambasciatrice scrittrice editorialista
Francesca Fornario Autrice satirica
Alexander Hobel Docente di Storia contemporanea
Gabriele Germani Autore – OttolinaTv/Multipopolare
Vadim Bottoni Analista economico
seguono altre firme

qui puoi firmare l’appello:

Contro la guerra, contro le politiche dell’Europa. Che la piazza del 5 aprile lanci un movimento di massa.