Francesco Tagliaferri, Sindaco del Comune di Vicchio, tra i più colpiti durante l’ultima ondata di maltempo, ha dichiarato che il territorio è in una situazione straordinaria e che è urgente che il Governo riconosca lo stato di emergenza nazionale: “La situazione a Vicchio e in Mugello è sotto gli occhi di tutti: alluvioni. frane e pezzi di territorio che non ci sono più, strade dissestate, cittadini isolati.

Siamo stati duramente colpiti: territorio, cittadini, aziende agricole, imprese e realtà produttive. I danni sono ingenti, incalcolabili al momento, siamo in ginocchio.”

Il Comitato Tutela Crinale Mugellano Crinali liberi, Coalizione Ambientale TESS Transizione Energetica Senza Speculazione, si associa al Sindaco nella sua urgente e accorata richiesta dello stato di emergenza e si appella a tutte le Istituzioni perché si fermi la cementificazione dei crinali di Monte Giogo di Villore Corella, Vicchio e Dicomano, per l’impianto industriale eolico Monte Giogo di Villore, ai confini del Parco Nazionale Foreste Casentinesi.

I crinali fragili e franosi, se deforestati e cementificati, rappresentano un disastro ambientale che porta visibilmente ad una catastrofe i cui danni non sono controllabili né calcolabili. Inutile e tragico invocare l’emergenza dopo, quando non si è più in grado di fare le scelte giuste atte a prevenire i danni alla collettività.

Nei giorni del 14 e del 15 marzo il Mugello è andato sott’acqua.

La Sieve che attraversa la valle è esondata e i torrenti sono tracimati; la viabilità principale interrotta in più punti e le linee ferroviarie ferme.

Infrastrutture sono franate lasciando isolate abitazioni e interrompendo collegamenti viari.

Abitazioni, aziende, centri commerciali, campi agricoli e campi sportivi alluvionati, veicoli danneggiati.

Frane ovunque, ben visibili anche ad occhio nudo sull’Appennino mugellano.

In molte abitazioni è mancata l’elettricità, anche l’acqua, perché gli impianti hanno riportato criticità a causa dell’alluvione.

Il Mugello mostra in questi giorni la sua estrema fragilità e vulnerabilità.

Dai crinali scivolano smottamenti e frane, fiumi di fango e acqua si riversano rapidi, impetuosi e veloci a valle alimentando i corsi d’acqua.

I crinali boscati dell’Appennino Mugellano sono soggetti a tutele e vincoli perché data la loro natura fragile e instabile, non franino a valle, causando morte e distruzione.

I vincoli paesaggistici esistono per la sicurezza del territorio e della popolazione, per fini ambientali e culturali, che hanno rilevanza turistica e ricaduta sociale ed economica. Non sono inutili lacci e vincoli, come vengono troppo spesso definiti, da chi orbita negli interessi degli speculatori.

A Vicchio si contano oltre 30 frane, 11 sfollati e 32 persone che sono rimaste isolate. Molte imprese sono state sommerse dall’acqua e dal fango.

E’ esondato il torrente Arsella nella zona del Mulino e si è prodotta una frana sulla strada per Rupecanina, oltre a varie altre frane e smottamenti.

Il Sindaco lancia un appello alle Istituzioni per la richiesta dello stato di emergenza nazionale.

A Ponte a Vicchio la Sieve è esondata allagando le abitazioni e la zona artigianale all’ingresso del Paese.

A Corella e a Villore, territori del Comune di Dicomano e Vicchio, frazioni interessate ai lavori per l’impianto industriale Monte Giogo di Villore, si sono verificati numerosi eventi franosi.

Sulla strada da San Bavello a Corella movimenti franosi per i quali la strada è stata chiusa per alcuni giorni e la circolazione è stata deviata da Pruneta a Corella.

A Villore sono state evacuate 6 persone dalla loro abitazione; si sono verificate numerose frane segnalate sia sulla viabilità principale che secondaria di accesso alle marronete dove una frana ha ostruito il passaggio verso le marronete del Solstretto che, già dal maggio 2023, hanno segnalato una frana a meno di 800 metri dal luogo dove il Progetto prevede un’enorme torre eolica di 170 metri (alta come due Campanili di Giotto uno sopra l’altro) e un ampio basamento di cemento armato e fondazioni prossima alla rete idrografica del torrente del Solstretto che alimenta l’acquedotto pubblico comunale di Vicchio.

La drammatica situazione del Mugello e dei territori interessati al Progetto eolico ci conferma nel richiedere l’urgente tutela del Monte Giogo di Villore dalla cementificazione di grandi opere per la realizzazione dell’impianto industriale eolico che comportano deforestazione, declassamento e degrado di preziosi ecosistemi naturali a siti industriali, causa di erosione e consumo del suolo e di grave conseguente dissesto idrogeologico.

Gli eventi attuali ci consegnano visibilmente e indiscutibilmente un Appennino instabile, fragile e franoso i cui crinali devono rimanere boscati, non modificabili, soprattutto non industrializzati, a tutela degli ecosistemi naturali, delle comunità montane e della popolazione a valle.

Per tali motivi vi invitiamo a firmare subito la Petizione per salvare il Monte Giogo di Villore sui confini del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi al seguente link:

https://www.openpetition.eu/…/fermiamo-la-devastazione…

E per chi non l’avesse già firmata nei giorni scorsi la Petizione della Coalizione Ambientale TESS – Transizione Energetica Senza Speculazione Sventiamo Gli Inganni Nel Disegno Di Legge Della Toscana Sulle Rinnovabili in Unione europea:

https://www.openpetition.eu/%21wzssv

Comitato Tutela Crinale Mugellano Crinali Liberi – TESS Transizione Energetica Senza Speculazione.