Il 5 e 6 aprile a Monteloro, sulle colline di Firenze si svolgeranno le “Giornate del sapere circolare” dedicate a insegnanti e educatrici/ori: un acceleratore di conoscenze e un moltiplicatore di spunti e relazioni che permette di prendere contatto con diversi approcci e tante tecniche didattiche e educative, scegliere quelle più interessanti e magari delineare con più chiarezza un proprio percorso di gestione d’aula e di insegnamento o di specializzazione. L’iniziativa si basa su un approccio di reciprocità fondato sull’esigenza e la voglia di condividere, confrontarsi e ampliare le proprie e altrui conoscenze e competenze.
Con questa iniziativa di sapere circolare, il Comitato di Educazione in Natura (CEN) propone due giorni di scambi, autoformazione e sperimentazione dedicati a insegnanti e educatrici/ori impegnati nell’età dell’infanzia (3-6 anni), delle elementari – scuola primaria (6-11 anni) e medie-scuola secondaria di I° livello (11- 14 anni).
Un’iniziativa durante la quale i presenti potranno partecipare a una serie di incontri tematici e pratici, avere contatti diretti con diversi approcci e tecniche, materiali e strumenti vari e con differenti insegnanti e educatrici/ori con cui scambiare idee e esperienze. Nei due giorni del sapere circolare infatti, si svolgeranno oltre 20 match tra insegnanti, oltre 10 incontri di approfondimento su argomenti specifici, 5 aree educative di confronto. Non solo ascolto: infatti chi ha sviluppato tecniche e approcci didattici particolari, potrà presentarli agli altri insegnanti, contribuendo concretamente al concetto di sapere circolare.
La filosofia del sapere circolare parte dalla volontà di una libera condivisione di saperi, dove i partecipanti non sono formatori o discenti, ma professionisti con più o meno esperienza e con specifici percorsi e competenze, che si ritrovano per offrire qualcosa della loro esperienza e ricevere qualcosa da molte altre esperienze.
“Ci sono momenti in cui il bisogno di trasformazione diventa necessario e condiviso. E nel mondo dell’educazione e della didattica siamo in uno di questi momenti” – afferma Vittoria Brioschi, Presidente del Comitato Promotore per l’educazione in Natura-. “Progetti trasversali nelle scuole pubbliche, la diffusione dell’outdoor education, la crescente letteratura su diversi approcci pedagogici e la ricerca di nuove modalità per coinvolgere gli studenti e fare didattica: non sono più esperimenti isolati ma una tendenza diffusa che sta cercando un modo per esprimersi, diventare energia e nuova voglia di accompagnare nell’apprendimento e di imparare” – conclude Vittoria.
“E’ un percorso che il Comitato ha iniziato con il convegno “Educazione e natura: un’offerta pubblica possibile?” tenutosi a settembre 2024 presso il Monastero di Montebello vicino a Urbino, sul dialogo tra approcci pedagogici e educativi – continua Gherardo Noferi, coordinatore dell’iniziativa – e che prosegue con le Giornate del sapere circolare: un’iniziativa di confronto, scambio di buone pratiche e tecniche didattiche tra insegnanti e educatori: su quanto di innovativo è presente in diversi progetti educativi in natura e nelle scuole. Una contaminazione tra approcci diversi, uno scambio libero e coinvolgente – conclude Gherardo – dove i protagonisti del lavoro più bello del mondo possono ritrovare la voglia di partecipare al cambiamento in corso, trovando nuovi strumenti e idee da portare ai loro alunni”.
Le giornate del sapere circolare sono organizzate dal Comitato di educazione in natura, in collaborazione con la realtà affiliata EnB Educazione nel Bosco e M51.
Per informazioni www.educazioneinnatura.org