La battaglia per salvare i pini di Lido di Savio e Ravenna non si ferma.
Parte la raccolta fondi.
Si approssima la primavera e la stagione balneare, e Lido di Savio rischia di perdere il suo viale storico di bellissimi pini.
Il Parco Marittimo, un progetto che, come capita spessissimo, sfrutta i fondi PNRR per fare strage di alberi, prevede infatti che viale Romagna vada liberato dai pini italici che lo adornano da 50 anni.
Mentre l’amministrazione comunale sta facendo eseguire le cosiddette prove a trazione sui pini (un doppio filare non troppo alto e ben protetto dai grandi palazzi anni 60-70 che si affacciano sul viale), di fatto ignorando le prove VTA prodotte dai cittadini e già acquisite dal Comune stesso, che classificano gli alberi in categoria sicura, i cittadini stanno ancora attendendo dal Tribunale di Ravenna la sentenza del secondo grado di giudizio del ricorso presentato per il danno alla salute conseguente all’abbattimento dei pini.
Ma la battaglia per la tutela dell’alberata non si ferma, e il gruppo spontaneo “Salviamo i pini di Lido di Savio e Ravenna”, insieme a tutti coloro che lo sostengono, ha recentemente dato vita, sulla piattaforma GoFundMe, ad una raccolta fondi dedicata.
Chi volesse supportare i cittadini attraverso un contributo, può farlo collegandosi alla
raccolta fondi “Dona per la causa legale contro l’abbattimento di pini sani” a questo link:
https://gofund.me/75b145e4
Qualsiasi cifra, anche minima, è preziosissima e verrà scupolosamente rendicontata.
Nel frattempo, a seguito della richiesta di atti del consigliere Ancisi, viene pubblicato il
responso sui cinque alberi già testati con le prove a trazione: alberi giudicati perfettamente
sani all’analisi visiva eseguita per conto dei cittadini da uno dei massimi esperti d’Italia
vengono giudicati a rischio crollo imminente.
Una sorpresa sconcertante ma ben prevista dai cittadini, che infatti avevano domandato da subito di poter eseguire, a proprie spese mediante tecnici qualificati, prove strumentali sugli alberi.
Proposta respinta con sdegno dall’Amministrazione. Altrove, come ad esempio a Padova, pare che le amministrazioni non si facciano problemi a concederle.
Le prove proseguiranno per altri 5 pini, e presumibilmente altri.
Dopo di che, alla modica cifra di 23 mila euro di soldi pubblici spesi solo per le prove a trazione, è presumibile che il progetto Parco Marittimo potrà andare avanti senza alcuna modifica, ovvero con tutti gli alberi abbattuti.