Il primo marzo 2025, presso l’ospedale di Auserd, uno dei cinque campi profughi saharawi, è stato inaugurato il Progetto SOS – Odontoiatria Solidale Saharawi. Erano presenti il direttore di Stomatologia del ministero Saharawi El Wali Brahim Gali, della governatrice Jira BelaHi Bar, del direttore dell’ospedale di Auserd David Abdeid Iselmu, della equipe Saharawi, l’inferimiere Limam Hassan Abdeljad, il dott. Lehbib Lasiad e della equipe italiana composta dal dott. Alberto Seardo, il dott. Arrigo Milandri, le assistenti dentali Ave Mazzetti e Chiara Giannino, l’odontotecnico Giuseppe Bondí, il capoprogetto Paolo Mazzinghi, il coordinatore Giovanni Giusti e la presidente di Città Visibili e della Rete Saharawi, Nadia Conti.
Il progetto garantirà il sostegno economico e organizzativo per la presenza di un dentista e di un assistente saharawi presso l’ambulatorio odontoiatrico locale, delle spese della strumentazione, materiale medico odontoiatrico e di consumo e prevede anche un intervento per la formazione e prevenzione nelle scuole e presso l’ospedale, con l’utilizzo di materiale didattico.
Il progetto, garantito dalla collaborazione fra le associazioni Città Visibili, APA, Ponti di solidarietà, Circolo Amici del Lago, Ministero della Salute, governo e ospedale di Auserd, Aiccre federazione regionale toscana, si inserisce in una serie di iniziative che Città Visibili porta avanti nei campi Saharawi dal 2016, fra le quali il progetto “Semi di naso rosso” per il sostegno a distanza di 250 bambini saharawi con maggiori difficoltà.
SOS è nato da una prima sperimentazione a primavera 2024, quando alcuni dentisti, assistenti dentali e volontari hanno organizzato una prima sperimentazione di odontoiatria presso l’ospedale di Auserd. Nella clinica odontoiatrica e nella unità mobile messa a disposizione sono stati visitati e curati gratuitamente 333 pazienti saharawi con età dai 6 agli 87 anni (in prevalenza donne) principalmente attraverso 3 tipologie di intervento:
✓ igiene dentale
✓ conservativa
✓ chirurgia
Da questo primo intervento e dal confronto con l’organizzazione sanitaria saharawi è emersa la richiesta di un supporto organizzativo ed economico per permettere la presenza di una equipe dentistica presso l’ambulatorio di Auserd e garantire così le cure odontoiatriche gratuite per la popolazione Saharawi di Auserd. A fronte di questa esigenza il raggruppamento di associazioni si è attivato per ottenere il sostegno tecnico, organizzativo ed economico per il progetto, con la definizione di un protocollo di collaborazione fra le stesse associazioni, il governo e il ministero di Auserd.
La questione saharawi è uno dei fallimenti del diritto internazionale, assieme ad altre “calde” in questo momento come quella curda e palestinese. Dalla invasione del Marocco nel 1975, quando la Spagna si è ritirata dai territori del Sahara occidentale, gran parte della popolazione saharawi si è vista costretta a fuggire verso il deserto algerino dove ancora vivono almeno 170.000 saharawi, mentre 125.000 risultano nei territori occupati al di là del muro “della vergogna” di 2700 km.
Dal 1991, momento della tregua con il Marocco, i saharawi aspettano di vedere attuato il loro diritto alla autodeterminazione: la tregua è stata violata dal Marocco nel 2020 con la ripresa quindi del conflitto che ha ulteriormente peggiorato la situazione della popolazione saharawi a seguito della diminuzione degli aiuti umanitari.
Foto della inaugurazione del progetto
https://photos.app.goo.gl/wZMvhmthYC27SeW97
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