Il 24 marzo 2025, alle ore 18:00 in piazza Ordelaffi a Forlì, di fronte alla Prefettura, si sono radunate circa 30 persone in risposta all’appello: “Innamorati della democrazia e della libertà”.
L’appello nasce dall’aver constatato che in questo periodo in Parlamento c’è un insieme di leggi e di proposte di legge potenzialmente rischioso per la nostra Costituzione che ci indirizza, se attuato completamente, verso una democrazia illiberale.
Si va dal premierato all’autonomia differenziata per passare poi al DDL sicurezza, con l’obiettivo di togliere possibilità di protesta e al tempo stesso si danno più poteri ai servizi segreti.
Si spinge verso un controllo dei magistrati da parte dell’esecutivo, oramai reso palese anche dalle affermazioni rilasciate ad un quotidiano dal sottosegretario alla giustizia Delmastro il 14 marzo scorso.
Si tolgono di fatto i controlli della Corte dei Conti sulle spese degli Amministratori pubblici, si spinge verso l’aumento delle spese militari e la riforma della legge sul controllo del commercio delle armi allo scopo di nascondere le operazioni relative alle vendite e agli intrecci con le banche.
Si controllano sempre più i mezzi di comunicazione di massa e per terminare, per ora, si giunge alla richiesta di immunità da ripristinare per tutti i parlamentari ed i ministri in modo da risultare definitivamente “intoccabili”.
Per opporci a questa deriva abbiamo semplicemente letto pubblicamente gli articoli della Costituzione, oramai divenuta un documento “eversivo”.
Ogni partercipanti munito della Costituzione è venuto a leggere un articolo e a commentarlo brevemente.
Ne vorremmo sottolineare due: l’art.54 in cui si dice che i cittadini, a cui sono affidate funzioni pubbliche, hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore e l’art.42 in cui si parla della proprietà privata che, pur essendo riconosciuta e garantita dalla legge, deve avere una funzione
sociale e può essere espropriata per motivi di interesse generale.
Alla luce delle polemiche in Parlamento sul Manifesto di Ventotene, questo articolo sarebbe stato definito “di regime sovietico”, mentre anche chi guida il nostro Paese ha giurato sulla Costituzione, su tutta la Costituzione.
Visto il gradimento ricevuto dall’iniziativa, promossa da singole persone e senza nessuna bandiera presente, così come richiesto, si sta valutando di ripeterla verso la fine di aprile o metà di maggio 2025, anche perchè le preoccupazioni che l’hanno fatta nascere, sono tutt’altro che esaurite.