In Italia, i minori figli di cittadini definiti “irregolari” molto spesso restano fuori dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Sono proprio loro, i bambini, insieme agli inoccupati – persone che non hanno mai lavorato, siano essi italiani o stranieri -, tra le persone più colpite da ostacoli burocratici e amministrativi che impediscono l’accesso alle cure in Italia.
Sono queste alcune delle criticità più rilevanti emerse dall’istantanea scattata da EMERGENCY che dal 2006 lavora in Italia con ambulatori medici fissi e mobili dedicati alle fasce fragili della popolazione. Milano, Brescia, Marghera, Ragusa, Polistena, Sassari, Castel Volturno e Napoli sono i luoghi in cui EMERGENCY, con Programma Italia, assicura il diritto alla salute sancito dall’articolo 32 della Costituzione italiana.
Le tendenze riscontrate da EMERGENCY arrivano da un bilancio delle attività del 2024, durante il quale nei suoi presidi in Italia l’Ong ha accolto 10.537 pazienti, fornendo 45.206 prestazioni sociosanitarie gratuitamente.
Per le 10.537 persone che nel 2024 hanno fatto accesso negli ambulatori fissi e mobili di EMERGENCY sono state rilevati 28.744 problematiche legate alla difficoltà di accesso alle cure, sociali e burocratiche – amministrative: ogni utente che si rivolge a un ambulatorio o clinica mobile di Programma Italia, porta con sé più di una problematica, che viene segnalata dall’operatore e poi gestita.
Le prime tre criticità registrate sono state: la difficoltà di accesso al percorso di cura, a causa di ostacoli amministrativi, burocratici, barriere linguistiche ed economico – sociali (2.693 pazienti), il rilascio della Tessera Sanitaria, ovvero il supporto per le persone che devono sostenere iter burocratici per ottenere l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale (2.813 pazienti) e il rilascio del codice Straniero Temporaneamente Presente (STP) e del codice Europeo Non Iscritto (ENI), cioè lo strumento che consente l’accesso alle strutture sanitarie per cittadini stranieri ed europei, non in regola con le norme di soggiorno in Italia o senza i requisiti di accesso al SSN (1.222 pazienti).
Nel 2024, nei presidi di EMERGENCY sono state erogate gratuitamente 11.305 prestazioni di medicina di base, 10.768 prestazioni infermieristiche, 19.715 di mediazione culturale, 1.320 di supporto psicologico e 2.098 visite odontoiatriche.
L’analisi dei dati raccolti sui diversi progetti, fotografa nitidamente il persistere di barriere burocratiche, economiche e linguistiche, così come difficoltà amministrative che portano all’esclusione di una fetta della popolazione dal diritto inalienabile alla cura.
L’utenza è caratterizzata per la maggior parte da pazienti extra UE con permesso di soggiorno (47%), pazienti extra UE senza permesso di soggiorno (30%), pazienti italiani (15%), pazienti europei privi dei requisiti per l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale (5%) e pazienti europei con i requisiti per l’iscrizione al SSN, ovvero persone che hanno un contratto di lavoro o la disponibilità economica per poter pagare l’iscrizione volontaria al Servizio Sanitario Nazionale (3%).
Determinanti sociali come lo status amministrativo, l’insicurezza del lavoro, la difficoltà di accesso ai servizi e le precarie condizioni abitative, influiscono largamente sulle patologie riscontrate nei nostri ambulatori fissi e mobili in Italia nel 2024.
Tra le patologie più importanti rilevate: malattie osteomuscolari, come dolori alla schiena, patologie cutanee e odontoiatriche, ipertensione, malattie delle vie respiratorie (raffreddore, tosse, influenza), diabete e disturbi metabolici e infine problematiche legate alla salute sessuale e riproduttiva delle donne.
Gli uomini hanno rappresentato il 63,8% dell’utenza, mentre le donne il 36,2%. Le persone che si sono rivolte a Programma Italia appartenevano principalmente alla fascia d’età 18–40 anni (48%). A seguire la fascia d’età 41–60 (29%), maggiori di 60 anni (14%).
Nel 2024 sono stati 1.100 i minori che si sono rivolti ai presidi fissi e mobili di EMERGENCY in Italia, in particolare: la fascia d’età 0 – 5 anni (3%), a seguire 6–14 anni (4%) e 15–17 anni (2%).
Sul totale dei pazienti minori, più della metà, ovvero 575 persone, sono state supportate per l’ottenimento dell’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale.
L’esclusione di molti minori dall’assistenza di base stride con la normativa internazionale che tutela la crescita e lo sviluppo del minore, senza alcuna distinzione.
Pur prevedendo l’ordinamento italiano il diritto all’iscrizione obbligatoria di tutti i minori a prescindere dalla condizione amministrativa, il grado di tutela della salute del minore irregolare varia da una Regione all’altra.
Il rischio per i minori figli di stranieri non regolarmente soggiornanti è quello di riuscire ad accedere alle prestazioni sanitarie unicamente tramite il Pronto Soccorso, senza potersi rivolgere al servizio di pediatria di cui, usufruiscono, invece, i minori italiani e coloro che soggiornano regolarmente in Italia.
Durante il 2024, su oltre 10.500 pazienti che si sono rivolti ad EMERGENCY, 515 sono stati aiutati nell’ottenimento di esenzioni dal pagamento del ticket sanitario: sono persone che, molto spesso, pur essendo iscritte al Servizio Sanitario Nazionale, non sono a conoscenza della possibilità di essere esonerati dai costi del ticket sanitario o dal costo delle medicine di prima fascia – ovvero quelle prescrivibili.
Una delle problematiche riscontrate durante il 2024 è legata all’esenzione E02, ovvero quella del ticket sanitario per disoccupazione.
La criticità sorge poiché questo particolare esonero lascia fuori dal SSN (Servizio Sanitario Nazionale) gli inoccupati, ovvero le persone che non hanno mai lavorato.
Il diritto all’esenzione ticket per disoccupazione (E02), non dovrebbe essere infatti riservato solo a coloro che hanno svolto in passato un’attività lavorativa ma dovrebbe essere esteso anche alle persone inoccupate, ovvero persone che non hanno mai svolto una attività (che si parli di italiani o stranieri). Il superamento della distinzione tra inoccupati e disoccupati permetterebbe a tutti di poter accedere alle cure, evitando di rinunciare alle cure per questioni economiche.
“Attraverso un lavoro anche legale in collaborazione con l’ASGI (Associazione Studi Giuridici Italiani) – dichiara Alessia Mancuso Prizzitano, referente legal di Programma Italia – siamo riusciti ad ottenere traguardi su queste che sono, ad oggi, due criticità importanti che riscontriamo sul territorio nazionale. Fornendo supporto legale ai pazienti che si sono rivolti ai nostri progetti, ad oggi siamo riusciti ad ottenere nella Regione Lombardia che l’esenzione E02, ovvero il diritto all’esenzione dal ticket sanitario per disoccupazione, fosse garantito anche a chi non ha mai svolto attività lavorativa e, in Veneto, maggiori tutele per i minori figli di irregolari.
Per quanto riguarda l’accesso al Servizio Sanitario Nazionale di questi ultimi, ad oggi, l’Agenzia delle Entrate e il Ministero della Salute hanno predisposto delle procedure e fornito indicazioni per garantire questo diritto che, però, non è ancora uniformemente tutelato: tra le Regioni in cui EMERGENCY opera, l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale con codice fiscale non è garantita in Sicilia e in Calabria ed è assicurata solo ai minori provenienti da Paesi che non fanno parte dell’Unione Europea in Campania e Veneto.”
“È significativo che la maggior parte dei pazienti che vengono seguiti da Programma Italia siano regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale – dichiara Michele Iacoviello, Vice Direttore di Programma Italia – perché questo significa che, idealmente, avrebbero già diritto al medico di base in Italia e all’accesso a una sanità pubblica.
E non a caso, le maggiori prestazioni effettuate sui nostri progetti appartengono alla mediazione culturale: le persone, prima del medico, hanno bisogno di essere ascoltate, orientate e accompagnate in un percorso di cura, per districarsi in un sistema sanitario e burocratico sempre più complesso.”
Persone provenienti da 114 Paesi diversi sono state accolte nei presidi di EMERGENCY in Italia. In particolare, i primi dieci Paesi registrati nel 2024, sono: Italia (12%), Marocco (9%), Tunisia (8%), Nigeria (8%), Bangladesh (8%), Perù (7%), Romania (6%), Egitto (5%), Senegal (4%), Ghana (3%) e Albania (3%).
“Oggi, dopo quasi vent’anni di attività, ci ritroviamo ancora a dover affrontare criticità importanti e barriere burocratiche e amministrative che rendono il diritto alla cura non sempre universale. La necessità di far fronte al cambiamento della popolazione in atto e, dunque, a lingue e culture diverse – dichiara Michele Iacoviello, Vice Direttore di Programma Italia – fa sì che il processo di inserimento nella sanità pubblica e di autonomia del percorso di cura sia ancora un diritto non garantito per tutte le persone presenti sul territorio nazionale.”
Programma Italia è attivo dal 2006 con ambulatori fissi a Marghera, Castel Volturno (CE), Napoli, Sassari, Vittoria (RG) e Polistena (RC). Gli ambulatori mobili, che ogni giorno della settimana raggiungono zone marginali delle città in cui operano si trovano a Milano, Rosarno, e Marina di Acate (RG) e Santa Croce Camerina (RG). A Brescia e Milano sono presenti anche sportelli di orientamento socio-sanitario.