E’ stato composto l’inno della 96ª Adunata degli Alpini di Biella dal titolo evocativo “Di qui non si passa!”.

Di qui non si passa…”

Inno Alpino

Testo e Musica: M. Folli – E. Galvani

Vogliamo raccontar la nostra storia,

del corpo degli alpin, delle sue gesta.

vogliamo ricordar che i nostri padri

fondarono un’Italia fiera e desta.

[…]

Ritornello

Di qui non si passa, sul suolo

sacro della nostra Italia.

Di qui non si passa, noi difendiam

la pace con l’onore.

[…]

La nostra penna è il nostro vessillo

dal caldo della Libia al freddo in Russia,

l’abbiam portata sempre per giustizia

in nome di un’Italia a volte ingiusta

[…]

Le donne in divisa al nostro fianco

anch’esse con orgoglio, forza e vanto,

ricordano l’alpin nel loro cuore

con grazia, fede, tempra e tanto amore.

[…]

 

 

Che orrore l’Inno Alpino Di qui non si passa!

Retorico patriottismo da Prima guerra mondiale. Linguaggio ottocentesco, che imita la brutta forma dell’inno di Mameli.

Difesa di confini che non sono minacciati da nulla e da nessuno, se non dalla stupidità della politica che sceglie di armare gli Stati nazionali europei, perché questi non sono capaci di svolgere il ruolo della mediazione politica e della pacificazione.

Esaltazione delle politiche coloniali in Libia e dell’aggressione alla Unione Sovietica, infiocchettata del sacrificio in nome della “giustizia”!

Opportunistici aggiornamenti di genere che conformano la logica patriarcale.

Uno straordinario esercizio di ignoranza o l’adesione alla vocazione nazionalista del governo post-fascista? Probabilmente tutte e due, perché sono complementari e si muovono insieme, e muovono centinaia di migliaia di persone che, più o meno consapevolmente, sfileranno in nome di un pezzo d’esercito, gli Alpini, cioè di una forza armata, che assume l’aria pacifica dei benefattori solidali, ma contraddetti dalla storia e persino da questo aggressivo “inno alpino”.

Ci auguriamo che durante l’adunata le vere o posticce penne nere non si trasformino, come auspica la “preghiera dell’alpino”, in costruttori di muri in difesa della “nostra millenaria civiltà cristiana”, in perfetto stile neocoloniale .

marzo 2025

Coordinamento Antifascista Biellese