L’operazione dell’agenzia di spionaggio americana mirava a rovinare il gusto del cibo per i consumatori e a infliggere perdite finanziarie all’Unione Sovietica.

Le spie americane contaminarono 800 sacchi di zucchero inviati su una nave da carico da Cuba all’URSS negli anni ’60, come hanno rivelato i file appena rilasciati sull’assassinio di John F. Kennedy.
Uno dei file analizzati dal giornalista e blogger Ben Norton e dal Washington Post documenta una “operazione clandestina” della Central Intelligence Agency (CIA) pochi mesi prima della crisi dei missili di Cuba del 1962.

Nell’agosto di quell’anno, la CIA venne a conoscenza di una nave da carico che trasportava 80.000 sacchi di zucchero di canna da 90 chili verso l’URSS, secondo un documento declassificato inviato al generale Edward Lansdale, che all’epoca era vice segretario aggiunto del Pentagono per le operazioni speciali e aveva una lunga storia di collaborazione con la CIA.

https://x.com/BenjaminNorton/status/1902872474729189751

Le spie americane decisero quindi di lanciare un’operazione speciale per contaminare il carico. Vennero a sapere che la nave in questione avrebbe attraccato brevemente a Porto Rico per piccole riparazioni allo scafo e avrebbe dovuto scaricare una parte del suo carico.

“Attraverso un’operazione clandestina, che non è stata rilevata e non è rintracciabile, siamo riusciti a contaminare 800 di questi sacchi di zucchero”, ha riferito il giornale. Secondo la CIA, i sacchetti contaminati avrebbero poi rovinato l’intero carico, rendendolo “inadatto al consumo umano o animale in qualsiasi forma”.

Il piano, tuttavia, non era quello di avvelenare il popolo sovietico, ma solo di inacidire il suo gusto per la vita.

“Il contaminante che abbiamo utilizzato conferisce allo zucchero un ineluttabile sapore amaro e nauseabondo, che nessun processo potrà eliminare”, affermano le spie, sostenendo che non è ‘in alcun modo pericoloso per la salute’. I responsabili dell’operazione ritenevano comunque che avrebbe “rovinato il gusto del consumatore per qualsiasi cibo o bevanda per un periodo di tempo considerevole”.

Secondo il documento, in caso di successo, l’operazione avrebbe inflitto all’Unione Sovietica perdite finanziarie comprese tra i 350.000 e i 400.000 dollari dell’epoca. Il destino della spedizione rimane poco chiaro, poiché RT non è riuscita a trovare alcun dato sovietico relativo al caso.
Nel 1960, gli Stati Uniti imposero il primo serio embargo contro Cuba, bloccando tutti gli acquisti di zucchero dal Paese tra le altre misure. La mossa avvenne in risposta alla Rivoluzione cubana, che pose fine al governo del dittatore Fulgencio Batista, sostenuto dagli Stati Uniti.
Washington chiese anche agli alleati della NATO di abbandonare le importazioni di zucchero cubano. L’URSS intervenne allora, diventando uno dei principali importatori di zucchero di Cuba.

https://cubasi.cu/en/news/jfk-files-cia-contaminated-sugar-destined-soviet-union
https://www.helsinkitimes.fi/world-int/26387-jfk-files-cia-contaminated-sugar-destined-for-ussr.html
https://www.radiohc.cu/en/noticias/internacionales/379369-jfk-files-cia-contaminated-sugar-destined-for-the-soviet-union
https://menafn.com/1109348017/CIA-secretly-contaminates-800-bags-of-sugar-destined-for-Soviet-Union-in-early-1960s