Sabato 29 marzo a Bergamo giornata di mobilitazione “Noi ci schieriamo per: Pace, Welfare e Comunità”. In fondo alla lista delle priorità nelle agende della Politica si trovano: il supporto e l’autonomia delle comunità e la prospettiva di una ricostruzione di un welfare giusto e solido. Nel frattempo, chiunque chieda di porre fine alla guerra e desideri costruire la pace viene trattato con
disprezzo.
In cima alle urgenze della Politica troviamo invece 800 miliardi destinati al riarmo e alla sicurezza
dell’Europa. Un messaggio chiaro: investire per alimentare la guerra, promuovendo morte e
distruzione. Il riarmo non è difesa, ma un affare economico che ha fatto crescere del 13% le spese
militari globali, mentre milioni di persone vivono in povertà assoluta. Non solo: tra le priorità c’è
anche l’istituzione delle Zone Rosse, già entrate in vigore a Bergamo, che vietano la presenza di
“soggetti pericolosi con precedenti penali”. Un provvedimento che limita libertà di movimento senza
garanzia di un giudice, ma a discrezione delle forze dell’ordine. Le Zone Rosse e il DDL sicurezza non
sono protezione, ma repressione legalizzata: criminalizzano lə poverə, lə migrantə e lə attivistə.
Noi non ci stiamo: zero euro alla guerra, zero tolleranza per leggi securitarie, zero spazio al
razzismo istituzionale. Noi vogliamo invertire l’ordine delle priorità. Vogliamo comunità sensibili e
accoglienti, che sappiano prendersi cura delle relazioni e del territorio.
Noi pretendiamo un welfare solido e giusto, che garantisca un’esistenza dignitosa, atto a
redistribuire la ricchezza e studiato per impedire che i diritti diventino privilegi. Le persone in povertà
assoluta sono più di 5 milioni e continuano ad aumentare. E la Politica cosa fa? Smantella il welfare e
criminalizza la marginalità. Noi disertiamo la guerra in tutte le sue sfaccettature, anche quelle più
subdole: faremo la guerra alla guerra. Vogliamo costruire percorsi di pace e alleanze, per dare voce a
tutti i popoli soggiogati dalla violenza e quindi per una pace giusta.
Voi scegliete morte e distruzione,
Noi siamo gioia e liberazione!
Non cadiamo nei trabocchetti di un’Europa arroccata sulla difesa dell’identità, ma vogliamo un
contesto europeo che guardi oltre il Mar Mediterranno, che riconosca i diritti fondamentali e
espanda il diritto alla cittadinanza. Non crediamo nella retorica della sicurezza e della paura che
viene costruita da messaggi e slogan sensazionalistici, proponiamo dialogo tra culture e welfare
accessibile, perché la vita degna deve essere una garanzia. Rifiutiamo la limitazione delle libertà che
tanto le Zone Rosse quanto il Riarmo portano avanti e immaginiamo spazi di libertà e di
autodeterminazione delle comunità. Crediamo in un’Europa con capacità multilaterali, il cui cuore
sono i diritti, che non replichi comportamenti e azioni tipiche della Nato o dei peggiori imperialismi.
Ci piace di più giocare a fare la pace, che la guerra. Ci piace di più costruire i nostri quartieri come
continuazione delle nostre case. Ci piace immaginare un’Europa dei diritti e non dei privilegi.
Ci piace la lotta: combattere per migliorare le condizioni di tutti, non per migliorare la vita di pochi.
Sei con Noi o con Loro? Sabato 29 marzo mobilitiamoci!
Facciamo appello al mondo della musica, dell’arte, del teatro e qualsiasi forma creativa di rilanciare
questo testo, cercando di capire come poter essere presenza attiva durante la giornata. Saremo per strada
con un corteo e in un parco con una parte più aggregativa. Diffondi questo appello, chiunque può
condividerlo e/o scrivere altri appelli a sostegno della mobilitazione.
LORO RIARMO, PAURA E MILITARIZZAZIONE
NOI PACE, WELFARE E COMUNITA’
Rete “A Pieno Regime” – Bergamo
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