Leila Khaled, storica militante del Fronte Popolare per la liberazione della Palestina, aprirà in videoconferenza l’assemblea nazionale di Potere al Popolo, sabato 15 marzo, alle 10 al teatro Quirino (via delle Vergini, 7, Roma). Potere al Popolo non vuole spegnere i riflettori su una mobilitazione, quella per il popolo palestinese, sulla quale Potere al Popolo è stato protagonista, “perché non ci sarà la vera Pace finché non ci sarà la fine dell’occupazione. Leila è l’esempio più puro della lotta incessante contro le ingiustizie” dichiarano Marta Collot e Giuliano Granato, portavoce nazionali di Potere al Popolo.
Khaled non sarà l’unica ospite internazionale dell’assemblea, infatti, per il lancio della sua proposta politica per il 2027, Pap ha voluto promuovere un confronto con altre esperienze della sinistra europea e sudamericana.
Ci saranno, dallo Stato spagnolo, Victor Valdés, portavoce Podemos Madrid e il francese Jérôme Legavre, deputato all’Assemblea nazionale francese, per La France Insoumise. L’assemblea ospiterà poi l’esperienza di Sem Terra (MST), movimento politico brasiliano, che dal 1984 si batte per una riforma agraria, affinché ci sia una redistribuzione graduale delle terre. A portare la voce dei movimenti sudamericani, sarà Rodrigo Suñe dell’ufficio internazionale.
Nella seconda parte della plenaria, l’incontro continuerà con le relazioni sul programma politico che Potere al Popolo ha scritto coinvolgendo i suoi attivisti in un lavoro di elaborazione collettiva iniziato la scorsa estate. Nella stesura finale del documento si trova, quindi, la sintesi delle proposte delle 50 assemblee territoriali di Pap, sparse in tutta Italia, ma anche di comitati, associazioni e reti civiche incontrate in mesi di ascolto e confronto “con coloro che conoscono i problemi reali del nostro Paese”.
Salario minimo a 10 euro l’ora, introduzione del reato di omicidio sul lavoro, redistribuzione della ricchezza, pianificazione ecologica e giustizia climatica, parità di genere, un’Europa della pace e della solidarietà, sono alcuni dei temi cardine su cui si articoleranno gli interventi.
«Il 15 Marzo saranno evidenti le posizioni delle forze politiche del Paese: da un lato la destra chiusa tra repressione interna e sostegno incondizionato agli USA all’esterno; dall’altro lato il centrosinistra ampio sventolerà la bandiera UE nella piazza “macedonia” di Serra e Repubblica per fare il gioco di chi vuole la guerra e il riarmo, su base nazionale o europea che sia. Non possiamo arrenderci a scegliere tra il peggio e il meno peggio. All’Assemblea Nazionale lanceremo la nostra proposta politica in vista del 2027. Perché nel Paese un’alternativa esiste, va solo organizzata.» aggiungono Collot e Granato.