Mosaico dei giorni
RdC appetiti e ipocrisia
3 febbraio 2025 – Tonio Dell’Olio
Ce la fanno passare come una guerra tutta africana che si combatte alla periferia del mondo e, pur essendo in atto oramai da 30 anni con un carico impressionante di vittime e distruzioni, sembra non interessare a nessuno.
Al contrario invece tutti gli occhi degli interessi delle industrie hi-tech sono concentrate sul Nord-Kivu e sulle ricchezze che suonano come una condanna per gli abitanti di quelle terre.
Infatti la Repubblica Democratica del Congo non soffre per la miseria ma piuttosto a causa della sua enorme ricchezza che muove gli appetiti di molte potenze.
Sono questi interessi ad armare le mani dei combattenti dell’M23 (Muvement du 23 mars), dell’Afc (Alliance du Fleuve Congo) e delle Rwande Defence Force che seminano terrore e morte.
La guerra di fatto non si è mai fermata e di tanto in tanto si inasprisce ancora di più, come è accaduto in questi giorni a Goma e dintorni, e conquista qualche titolo sui nostri giornali e telegiornali.
Ma non più di tanto! Che non faccia troppo rumore!
Non sia mai che a restarne ammaccata sia la nostra tecnoeconomia!
Appetito e ipocrisia di Unione europea, Cina, Russia, Usa che sanno bene che da quelle parti si gioca la partita fondamentale per mettere le mani su coltan, cobalto, tungsteno e non solo.
La coerenza suggerirebbe quantomeno di imporre al Ruanda le stesse sanzioni cui è sottoposta la Russia.
Al contrario proprio un anno fa (19 febbraio 2024) l’Unione europea ha firmato con quella nazione un protocollo per l’esportazione di minerali che non possiede e saccheggia in Congo.