Riprendiamo dal sito cronachediordinariorazzismo.org

“Il 4 febbraio 2023 Ousmane Sylla si è tolto la vita nel CPR di Ponte Galeria. Un giovane guineano a cui, dal suo arrivo in Italia, è stato negato ogni diritto. Il suo gesto non è stato solo disperazione, ma un grido di rivolta contro un sistema che lo ha privato di libertà e dignità.

A un anno dalla sua morte, sua sorella Mariama Sylla sarà in Italia insieme allə familiari di Moussa Balde, anche lui morto in un CPR ma a Torino, anche lui vittima di un sistema ingiusto e violento. Nei prossimi giorni, lə familiari incontreranno in diverse regioni attivistə ed associazioni in un cammino di denuncia sui CPR organizzato dal basso in modo indipendente. Saremo con loro a Roma il 4 e il 9 febbraio per ricordare Ousmane Sylla e tutte le persone che hanno perso la vita nei centri di detenzione amministrativa per persone migranti in Italia.

Il 4 febbraio, lə familiari incontreranno la stampa per denunciare la brutalità dei CPR e mantenere viva la memoria di Ousmane Sylla, chiedendo verità e giustizia per la sua morte. L’appuntamento è alle ore 14.30 presso il Polo Civico Esquilino, in via Galilei, 57.

Il 9 febbraio, dalle ore 14.00 presso il CSOA ex SNIA, in via Prenestina 173, l’artista Jerico realizzerà un murales in sua memoria. A seguire, un dibattito aperto per continuare a chiedere giustizia e la chiusura definitiva di questi luoghi di sofferenza.

Non vogliamo più altre vite spezzate. Vogliamo verità, giustizia e libertà per tutte, tutti e tuttu”

Rete Stop CPR Roma

Stop CPR Roma: “Un anno senza Ousmane Sylla, in piazza con lə familiari per chiedere giustizia e la chiusura di tutti i CPR”