Comunicato rilasciato dall’incontro delle comunità palestinesi in Italia
Roma, 01/02/2025

Di fronte al genocidio perpetrato dalla macchina da guerra criminale imperialista-sionista contro il nostro eroico popolo palestinese nella Striscia di Gaza, e alla storica resilienza dei suoi abitanti, assistiamo nel contempo all’intensificazione dell’aggressione da parte dell’esercito israeliano e dei coloni sionisti in tutti i campi, città e villaggi della Cisgiordania e di Gerusalemme.

Il popolo palestinese, sostenuto dalle masse della nazione araba e da tutte le persone libere e amanti della giustizia e della libertà nel mondo, continua a resistere e a lottare in modo leggendario contro i piani di genocidio e di sfollamento, mirati a espellerlo dalla sua terra per annetterla allo stato occupante.

Questo ha un solo significato: realizzare il progetto coloniale sionista del “Grande Stato di Israele, dal Nilo all’Eufrate”, e imporre l’egemonia imperialista-coloniale sulla terra della nostra Palestina e sull’intera regione araba, che ha una posizione strategica vitale nella geopolitica mondiale, per sfruttare le sue risorse, controllare il suo presente e il suo futuro.

In questo contesto, l’entità sionista svolge il ruolo di cane da guardia degli interessi statunitensi e occidentali in Medio Oriente, rappresentando un pericolo non solo per il popolo palestinese, ma per l’intera umanità.

Il nostro eroico popolo palestinese ha pronunciato una parola chiara e risonante: non accetteremo lo sfollamento. Siamo e saremo sulla nostra terra, e non permetteremo che accada un’altra Nakba (catastrofe). La Palestina è la nostra terra e quella dei nostri antenati. È stato il nostro passato, è il nostro presente e sarà il nostro futuro. Coloro che devono andarsene, essere sfollati e partire sono gli invasori, gli assassini, i criminali, gli usurpatori e gli occupanti sionisti.

Dopo tutto ciò che il nostro popolo ha sofferto nella Striscia di Gaza, dal 7 ottobre ad oggi – con il martirio e il ferimento di oltre 158.000 persone, la maggior parte delle quali donne e bambini, più di 14.000 dispersi ancora sotto le macerie, e la distruzione e lo sfollamento di oltre l’80% della popolazione della nostra amata Striscia di Gaza – e considerando quanto la nostra gente sta subendo nei campi, nei villaggi e nelle città della Cisgiordania e di Gerusalemme, le immagini dei loro ritorni alle case distrutte sono una chiara testimonianza del loro attaccamento alla terra e alle proprie case. Questo rifiuto categorico dei progetti di liquidazione e sottomissione, e la loro determinazione a stabilire il loro stato libero sotto la bandiera dell’unico legittimo rappresentante, l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina, sono l’espressione della loro indomita resistenza.

Le politiche di occupazione coloniale, genocidio, pulizia etnica e spostamento forzato o volontario costituiscono una violazione flagrante del diritto internazionale, di tutti gli accordi, delle risoluzioni delle Nazioni Unite e della legalità internazionale, in particolare dello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale, che considera lo spostamento forzato un crimine contro l’umanità. Recentemente, la Corte Penale Internazionale ha emesso mandati di arresto per Benjamin Netanyahu, il suo ministro della difesa e altri alti ufficiali militari, accusandoli di crimini di guerra e crimini contro l’umanità.

Le comunità palestinesi in Italia dichiarano quanto segue:

• Il diritto del nostro popolo alla giusta lotta per la libertà, l’emancipazione e la giustizia, per una vita dignitosa nella propria patria, e il diritto di usare tutte le forme di resistenza per liberarsi dall’oppressione e dalla tirannia dell’occupazione sionista, al fine di ottenere il legittimo diritto all’autodeterminazione e alla creazione di uno Stato indipendente con Gerusalemme come capitale.

• Il diritto al ritorno e al risarcimento per milioni di rifugiati palestinesi è un diritto individuale e collettivo legittimo e garantito dalla risoluzione n. 194 delle Nazioni Unite del 1949, e nessuno ha il diritto di aggirarlo, rinunciarvi o manometterlo.

• L’unità nazionale palestinese, nell’ambito dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina, è l’arma più forte ed efficace per affrontare e annullare tutte le cospirazioni e i piani ostili e liquidatori orditi contro la causa nazionale del nostro popolo.

• La resistenza del popolo palestinese e il sostegno e la solidarietà delle masse popolari, delle forze democratiche e progressiste nel mondo sono condizioni fondamentali per sostenere la causa del nostro popolo e ottenere i suoi inalienabili diritti.

• Le comunità palestinesi in Italia aderiscono convinte alla Rete Antisionista e Anticolonialista.

• Sostenere la causa palestinese è il metro di misura della giustizia, dello spirito morale e umano per tutte le persone e le nazioni del mondo.

• L’occupazione è la forma più brutale di terrorismo e aggressione, e non c’è pace sotto occupazione, né giustizia senza il riconoscimento e la realizzazione dei legittimi diritti inalienabili del popolo palestinese di vivere dignitosamente nella propria patria, sotto il sole, come il resto dei popoli del mondo, senza interferenze da parte di alcuna potenza, di qualunque tipo.

Viva la Palestina, libera e araba!

Viva l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina, unico legittimo rappresentante del nostro popolo palestinese, ovunque si trovi.

Gloria e immortalità ai nostri martiri, pronta guarigione ai nostri coraggiosi feriti e libertà ai nostri eroici prigionieri.

Vittoria al nostro grande popolo!

Roma, 1/2/2025

Le Comunità Palestinesi in Italia