Per contribuire al pieno sviluppo del territorio e per promuovere politiche inclusive ed eque e l’educazione dei cittadini/e a tutti i livelli e in tutti i settori, risulta fondamentale l’impegno degli enti locali. Inoltre, gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dovrebbero essere necessariamente al centro delle politiche e delle azioni di ciascun decisore politico, a partire dal livello locale, per poter promuovere davvero uno sviluppo equo per tutti nel nord e nel sud del mondo. Il Commercio Equo e Solidale può essere, in questo senso, uno strumento chiave per orientare le scelte politiche di un territorio, poiché propone modelli di economia più equi, sostenibili e solidali. Il Commercio Equo e Solidale si applica infatti ai diversi settori della società (l’economia, gli appalti pubblici, la cooperazione internazionale e locale), è accessibile a tutti attraverso le diverse forme in cui si presenta (i negozi, le attività educative e di formazione, i prodotti negli esercizi pubblici e così via), è utile per la creazione di reti di soggetti impegnati sullo sviluppo sostenibile a livello locale e per informare ed educare i cittadini ai principi dell’equità, della dignità del lavoro, della trasparenza delle filiere produttive, della parità di genere e molto altro.

Sono ancora poche però le realtà locali che in questi ultimi anni si stanno muovendo sul terreno equosolidale. La Regione Emilia-Romagna, per esempio, ha approvato una legge dedicata al Commercio Equo e Solidale alla fine del 2009 (L.R. 29/12/2009 n.26) e dal 2011 supporta le attività informative ed educative promosse sul territorio dalle organizzazioni del Fair Trade della rete Terra Equa (https://www.terraequa.it/). In questi anni, la Regione ha destinato oltre 1,5 milioni di euro al Commercio Equo e Solidale, permettendo di realizzare percorsi didattici nelle scuole, pubblicare materiali informativi, organizzare annualmente Rivestiti!, un appuntamento ormai di riferimento anche a livello nazionale per la moda equosolidale e sostenibile. Anche la Regione Veneto si è dotata di una Legge sul Commercio Equo e Solidale (Legge Regionale n. 6/2010), riconoscendo così concretamente e nel corso degli anni il ruolo di promozione sociale che svolgono le 19 organizzazioni equosolidali attive in tutte le sue province.

La Campagna Territori Equosolidali, promossa da Fairtrade Italia (https://www.fairtrade.it/), da Equo Garantito (https://www.equogarantito.org/) e da Associazione Botteghe del Mondo (http://assobdm.it/),  è dunque un’opportunità per rendere visibili i progetti a livello locale e coinvolgere sempre più soggetti nel percorso verso lo sviluppo sostenibile. Gli obiettivi della campagna sono:

  • promuovere azioni positive e concrete dei territori e degli enti locali finalizzate al sostegno del Commercio Equo e Solidale e dei suoi valori (sostenibilità, equità, rispetto dei diritti dei lavoratori e dei diritti umani, rispetto dell’ambiente, ecc.)
  • coinvolgere attivamente gli attori locali (istituzioni, imprese, associazioni, scuole, università, ecc.) per sviluppare azioni di sostenibilità, coerentemente con l’impegno italiano espresso nell’Agenda 2030 per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs)
  • contribuire alla creazione di Territori Equosolidali, avvicinando i diversi livelli di rappresentanza politica e creando una forte rete e connessione fra cittadini, soggetti pubblici (incluse le scuole) e imprese per promuovere sviluppo, coesione, resilienza ed equità.

La Campagna Territori Equosolidali deve essere realizzata a livello locale, promuovendo alcune azioni in almeno quattro aree tematiche: acquisti pubblici, formazione ed educazione, comunicazione ed eventi, cooperazione.

La Campagna Territori Equosolidali si richiama a livello internazionale alla Campagna Fair Trade Towns,  attiva sin dal 2000. Un movimento internazionale di Città Eque e Solidali. partito dalla piccola cittadina di Garstang (Regno Unito), che da allora ha varcato i confini e ampliato notevolmente il proprio impatto: ad oggi le comunità che hanno ottenuto il titolo sono oltre 2.000 in più di 30 Paesi, dal Canada al Brasile, dal Camerun all’Australia, dal Libano al Costa Rica, passando per tutto il vecchio continente europeo (https://www.fairtradetowns.org/).

Di recente, in occasione dell’incontro “La centralità degli enti locali per comunità sostenibili: l’esperienza dei Territori Equosolidali” che si è svolto presso la sede di Anci Veneto di Padova, l’elenco dei Territori Equosolidali si è arricchito con il conferimento del titolo alla Regione Puglia e ai Comuni di Verona e di Vicenza. Lo stimolo per il conferimento del titolo, come già precedentemente accaduto, è arrivato proprio dalle organizzazioni Socie di Equo Garantito attive su quei territori che indicano ai promotori della campagna – Equo Garantito, Fairtrade Italia e Associazione Botteghe del Mondo – di “premiare” il proprio ente locale per il supporto dato e per l’impegno a sostenere il Commercio Equo e Solidale.

Qui per scaricare la Guida Territori Equosolidali per gli Enti locali:  https://territoriequosolidali.it/wp-content/uploads/2022/10/BrochureTERRITORI_2022_DEF_STAMPA.pdf.

Qui il video della Campagna: https://www.youtube.com/watch?v=N1HGKobTqoU&t=3s.