Quest’inverno sarà il più caro di sempre per le famiglie italiane. Le previsioni per la bolletta del gas per la stagione invernale 2024-2025 mostrano costi significativamente superiori al periodo della crisi dei prezzi del gas (2022-2023). Lo sostiene uno studio di ECCO, il think tank italiano, indipendente e senza fini di lucro dedicato alla transizione energetica e al cambiamento climatico con una vocazione nazionale, europea e globale (https://eccoclimate.org/it/). Il prezzo del gas ha raggiunto i 48€/MWh. Un aumento principalmente dovuto all’instabilità geopolitica nei Paesi fornitori, nonostante gli stoccaggi nel nostro Paese siano pieni e i gasdotti per l’importazione del combustibile siano stati utilizzati per meno della metà della loro capacità negli ultimi dodici mesi. A determinare la grossa spesa che le famiglie italiane dovranno sostenere, oltre alla dipendenza dal combustibile, sono anche le temperature dell’inverno 2024-25 – più rigide, almeno fino ad oggi, rispetto all’inverno 2022-23 – e l’inefficienza del parco abitativo italiano, tra le più alte in Europa.

Quanto costerà la bolletta quest’inverno a Milano, Roma e Palermo?

A fronte dell’aumento del prezzo del gas, l’analisi di ECCO stima il costo della bolletta gas nel prossimo inverno per tre abitazioni tipo di 38, 70 e 110 metri quadrati, in tre città italiane: Milano, Roma e Palermo. Per riscaldare, cucinare e produrre acqua calda in un’abitazione di 70 mq con classe energetica G nel capoluogo lombardo, una famiglia spenderà, nel periodo tra novembre 2024 e marzo 2025, circa 1.403€: 232€ (il 20%) in più rispetto al periodo di crisi (2022-23) e 571€ (il 68%) in più rispetto al periodo pre-Covid (2019-20). Se la casa è di 110 mq, la spesa salirà a 2.143€, +382 € rispetto all’inverno 2022-2023 e circa 1.000 € rispetto al periodo pre-Covid, mentre un’abitazione di 38 mq comporterà una spesa di 788€(+108 € rispetto all’inverno 2022-2023 e circa 300 € rispetto al periodo pre-Covid. Cifre simili interessano anche il centro e il sud: nella capitale l’aumento arriva quasi a 430 € per una casa di 70 mq rispetto all’inverno 2022-2023. Sono 635 € in più rispetto al periodo pre-crisi. A Palermo l’incremento sarà più lieve e varierà tra 50 e 210 € rispetto all’inverno della crisi 2022-2023. Si alzerà fino a 420 € nel caso di abitazione di 110 mq rispetto al periodo pre-crisi.

Ben diverso il caso di chi ha una casa in fascia di efficienza più alta. Infatti, una casa in Classe A pagherà una bolletta del 60-65% inferiore a una Classe G. Nei diversi casi elaborati questo si traduce in un risparmio che può raggiungere fino a 1.400€ l’anno. L’efficienza energetica rappresenta quindi l’unico strumento in grado di garantire sicurezza e risparmio alle famiglie e dovrebbe essere supportata da una visione d’insieme che armonizzi incentivi, fiscalità energetica, tassazione dei prodotti energetici, ponendo al centro la sicurezza energetica delle abitazioni, gli obiettivi climatici e la sostenibilità finanziaria a lungo termine. Al contrario, cancellare le politiche per l’efficienza senza offrire alternative espone le famiglie a costi energetici insostenibili senza possibilità di attuare investimenti che assicurino l’uscita dal problema.

Superare l’esperienza del Superbonus è necessario per il bilancio dello Stato, sottolinea ECCO,  ma deve essere fatto in modo ragionato, mantenendo un differenziale tra le ristrutturazioni generiche e quelle per l’efficienza energetica. Riportare il bonus casa al 36% e mantenere l’ecobonus al 65% avrebbe lo stesso impatto in termini di spesa pubblica, e manterrebbe un importante sostegno all’efficienza. Inoltre, impiegare risorse pubbliche per aiutare le famiglie a rendere efficiente la propria abitazione produce benefici significativi su occupazione e crescita economica: tra il 2021 e il 2022 il valore della produzione delle ristrutturazioni profonde è cresciuto del 19,6% e l’occupazione del 3,8%. L’efficienza energetica va a vantaggio di famiglie e imprese, favorisce l’uscita dal gas e la lotta al cambiamento climatico e permette una riduzione dell’inquinamento urbano, mentre l’inazione porta a maggiori costi sociali nel futuro per mitigazione e adattamento, mancata competitività dei settori industriali nei mercati globali, costi dell’energia più alti per famiglie e imprese e progressivamente insostenibilità della finanza pubblica.”

Per salvaguardare il portafoglio sarebbe, anche quest’anno, utile intraprendere – propone ECCO – azioni di contenimento dei consumi gas attraverso la riduzione del periodo di riscaldamento e dell’abbassamento del termostato all’interno degli edifici. Per esempio, il Decreto n. 383 di ottobre 2022 chiedeva una riduzione fino a 18 °C della temperatura interna. In questo caso il costo giornaliero di una casa di 110 mq a Roma scenderebbe da 16 a 13 €. Nell’intero periodo novembre-marzo il risparmio sarebbe del 18%. Il Piano di contenimento dei consumi del governo è stato sospeso e come di consueto sono i sindaci a poter disciplinare eventuali modifiche rispetto alla normativa nazionale. A Roma è stato posticipato l’avvio della stagione del riscaldamento e ridotta la temperatura interna di 1°C. A Milano questo non è accaduto. Misure più strutturali e di medio-lungo termine richiedono necessariamente il miglioramento dell’efficienza energetica e l’uscita dal gas nelle nostre abitazioni. In questa prospettiva la Legge di bilancio 2025 nelle fasi finali di approvazione avrà un effetto contrario alla promozione dell’efficienza, poiché prevede di equiparare le detrazioni per l’efficienza energetica a quelle per le ristrutturazioni generiche.

Qui l’Analisi di ECCO: https://eccoclimate.org/wp-content/uploads/2024/12/Analisi_Prezzo-del-gas_il-prossimo-inverno-sara-il-piu-caro-di-sempre.pdf