RDC/Nord Kivu: General Hospital di Masisi nuovamente colpito da armi da fuoco.

Lievemente feriti 2 membri dello staff di MSF

Nell’ospedale migliaia di sfollati, prevalentemente donne e bambini, si proteggono dagli scontri in corso

20 gennaio 2024 – Due membri dello staff di Medici Senza Frontiere (MSF) sono stati lievemente feriti da un missile che ha colpito il garage di MSF vicino al General Hospital di Masisi in Nord Kivu, in Repubblica Democratica del Congo (RDC).

L’episodio è avvenuto nella giornata di ieri, quando anche un altro missile ha colpito una latrina nei pressi dell’ospedale.

L’ospedale e lo staff di MSF sono stati inoltre bersaglio di colpi di arma da fuoco.

Di fronte a questa situazione inaccettabile, MSF ribadisce il suo appello al rispetto delle strutture sanitarie e umanitarie.

“Condanniamo fermamente questi scontri che ancora una volta hanno colpito un’area che dovrebbe essere protetta dal diritto internazionale umanitario” afferma Stephan Goetghebuer, responsabile dei programmi di MSF in Nord Kivu.

“Fortunatamente i nostri 2 colleghi sono rimasti feriti solo lievemente, ma il bilancio avrebbe potuto essere molto più grave.

Migliaia di persone sono ancora rifugiate all’interno dell’ospedale e nei complessi delle ONG, cercando di proteggersi dagli scontri.

Chiediamo che siano adottate misure immediate e rigorose per garantire la sicurezza dell’ospedale, delle strutture umanitarie e di tutte le persone al loro interno”.

Questo è il secondo incidente in 4 giorni che colpisce direttamente il General Hospital di Masisi mentre infuriano gli scontri tra l’M23/AFC e l’esercito congolese, sostenuto dai suoi alleati, per il controllo della città di Masisi.

Il 16 gennaio davanti all’ospedale sono stati colpiti da armi da fuoco 2 civili, uno dei quali mortalmente.

“I pazienti, il ministero della salute, il personale di MSF e le migliaia di sfollati che attualmente vivono nell’ospedale, per la maggior parte donne e bambini, sono estremamente preoccupati per questi ripetuti incidenti” afferma Romain Briey, coordinatore di MSF a Masisi.

“Dove possono proteggersi dagli scontri se non negli ospedali o nelle strutture umanitarie ?

È essenziale che le parti in guerra prendano tutte le precauzioni possibili per ridurre al minimo i rischi per i civili.

Ricordiamo a tutti che ospedali, centri sanitari e le basi delle ONG devono essere risparmiate dai combattimenti e nessun mezzo armato dovrebbe essere schierato vicino a queste strutture”.

Dal 2007 le équipe di MSF supportano il ministero della salute a Masisi.

Attualmente MSF supporta il General Hospital di Masisi, il centro di salute di Nyabiondo, e diversi altri centri sanitari in zone remote.