Ieri sera il nostro team a bordo della Ocean Viking della Ong SOS Mediterranee ha affrontato una situazione critica, quando il cuore di una bambina di 7 anni ha smesso di battere dopo un soccorso nella regione SAR maltese. Il nostro team ha eseguito con successo la rianimazione cardiopolmonare e la bambina è stata evacuata urgentemente in elicottero con sua madre e sua sorella dalle autorità maltesi.
La bambina è stata soccorsa insieme ad altre 91 persone da due barche, dopo una segnalazione da parte di un aereo Frontex e un allerta di Alarm Phone e grazie agli sforzi congiunti con Sea Punks, che è arrivata per prima sul luogo e ha recuperato parte delle persone fino alla sua capacità massima, stabilizzando le altre con giubbotti di salvataggio.
Ieri sera abbiamo assistito a una tragedia e a una grande solidarietà in mare, dove le ONG di ricerca e soccorso continuano a colmare il vuoto lasciato dagli Stati europei nel Mediterraneo. Una bambina sta lottando tra la vita e la morte perché una pericolosa traversata in mare è ancora l’unica via che lei e la sua famiglia hanno avuto per cercare sicurezza.
La Ocean Viking sta ora dirigendosi verso il lontano porto di Ancona, a 1.400 km di distanza dalla zona delle operazioni, cosa che impone un viaggio di 3,5 giorni a naufraghi che hanno già vissuto un’esperienza profondamente traumatica in mare.
Non conosciamo le informazioni anagrafiche di questa bambina e della sua famiglia, non sappiamo di dove sia, non sappiamo nulla del suo background migratorio. Niente di tutto questo importa. L’unica cosa che importa è che sia stata soccorsa, come dovrebbe succedere a chiunque si trovi in una situazione di pericolo.